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A Terni si è parlato del grande inganno della droga

no alla droga

L'ncontro in Cattedrale a Terni

Questa mattina nella Cattedrale di Terni alla presenza di 500 studenti delle scuole superiori si è tenuto l’incontro “SÌ ALLA VITA NO ALLA DROGA. Il grande inganno”. L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito della festa del Preziosissimo Sangue di Gesù su iniziativa di Don Alessandro Rossini e tra gli altri è intervenuto anche il Dr. Pignataro, esperto antidroga presso la Presidenza del Consiglio

Presenti anche 500 ragazzi

Si è svolta stamattina nella Cattedrale di Terni, alla presenza di 500 studenti, l’iniziativa “SI ALLA VITA NO ALLA DROGA. Il grande inganno”.
Nell’ambito della Festa del Preziosissimo Sangue di Gesù su iniziativa di Don Alessandro Rossini sono intervenuti il Questore Antonio Pignataro, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza, esperto presso il Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, la conduttrice tv, scrittrice e attivista per i diritti umani Claudia Conte da sempre impegnata per promuovere la cultura della legalità. Oltre che autorità civili e religiose tra cui il Prefetto di Terni Giovanni Bruno, il Questore Bruno Failla, il vescovo S.E.R. Mons. Francesco Antonio Soddu.

Il ricordo di Flavio e Gianluca

Il luogo dell’incontro non è casuale. Proprio a Terni, infatti, il 7 luglio del 2020 a causa della droga hanno perso la vita due adolescenti – Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi Peralta – a causa di sostanze stupefacenti. “Importante iniziativa. I ragazzi hanno bisogno di esempi positivi, influencer si, ma di valori positivi. Droghiamoci di bellezza, di cultura, di sogni ed emozioni. Le droghe portano dolore nella vita di chi ne fa uso e dei propri familiari. Felice di essere qui oggi accanto a esperti di antidroga, simbolo della lotta allo spaccio e alla criminalità” dice Claudia Conte ai ragazzi.

La cannabis è la porta di ingresso all’uso delle droghe

Il Dr. Pignataro, esperto antidroga presso la Presidenza del Consiglio, ha voluto lanciare un forte messaggio a quella parte della politica affinché non si sostituisca alla Scienza Medica che da anni denuncia i danni provocati dall’uso di tutte le droghe, compresa la cannabis, che nel 90% dei casi rappresenta la porta d’ingresso all’uso delle droghe e rivolge agli stessi un accorato invito a prendere visione delle risonanze magnetiche effettuate sui ragazzi di 12-14 anni che avevano consumato cannabis sporadicamente, nelle quali si evidenziano alterazioni del volume di alcune aree cerebrali coinvolte nelle emozioni, nei processi di memoria e nelle abilità spaziali. Un dato scientifico che confuta la convinzione comune che qualche “canna” in gioventù non possa avere conseguenze.

 

 

 

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