Nel 2023 ci sono stati 70mila incidenti stradali che hanno causato 1.326 morti e 41mila feriti. L’incidente stradale è inoltre la principale causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.
“Occorre rendere meno pericolose le nostre strade e promuovere nuovi modelli di mobilità”, ha commentato i dati il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenendo al convegno “Strategie e strumenti per la sicurezza stradale nella mobilità” alla Camera.
Incidenti stradali: Piantedosi, 1.326 morti nel 2023
Nel 2023 ci sono stati 70mila incidenti stradali che hanno causato 1.326 morti e 41mila feriti. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenendo al convegno “Strategie e strumenti per la sicurezza stradale nella mobilità” alla Camera. “Occorre – ha spiegato Piantedosi – rendere meno pericolose le nostre strade e promuovere nuovi modelli di mobilità, considerato anche che diverse vittime sono la sventurata conseguenza di comportamenti errati alla guida, con il mancato rispetto delle regole. Bisogna- ha aggiunto- sviluppare la consapevolezza dei rischi: i controlli di polizia sono insufficienti se chi è alla guida non mostra rispetto della vita propria e di quella altrui”.
Al convegno è intervenuto anche il giornalista del Corriere della sera, Luca Valdiserri, padre di Francesco, morto a 19 anni investito mentre era su un marciapiede. “Mio figlio – ha spiegato – è stato vittima di un omicidio stradale 18 mesi fa. La ragazza che lo ha ucciso guidava in stato di ebbrezza, era non negativa alla cannabis e viaggiava ad una velocità superiore ai 70 kmh. Aveva messo insieme tre cause dei drammi che stiamo vivendo”.
Valdiserri ha quindi ringraziato il governo, “che ha avuto la forza di mettere le mani ad un codice della strada antiquato: è stato fatto un buon lavoro, specie con l’alcol lock che avrebbe potuto salvare la vita di Francesco” e si è rivolto alla platea di liceali romani presenti all’evento: “è stata spezzata la vita di Francesco ma è stata rovinata anche quella della ragazza. Proteggerete le vite degli altri ed anche la vostra se trovate il modo di divertirvi nella maniera più sicura e consapevole. Se avete bevuto o preso sostanze, non mettetevi alla guida. E’ un tema che vi riguarda molto di più di quel che pensate”.
Schillaci: “454 incidenti stradali al giorno con lesioni”
“Il numero delle vittime degli incidenti stradali resta preoccupante. Nel 2022 – dati Istat – sono stati 165.889 gli incidenti stradali con lesioni, con una media di 454 al giorno – in aumento rispetto all’anno precedente. E gli incrementi più consistenti riguardano anche le fasce di età più giovani. La principale causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni è proprio l’incidentalità stradale”.
Questo il quadro tracciato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, al convegno “Strategie e strumenti per la sicurezza stradale nella mobilità” alla Camera. “Questo è dovuto all’eccesso di velocità, alla distrazione legata in particolare spesso all’uso dei cellulari, all’assunzione di droghe e all’abuso di alcol, alle sfide in voga purtroppo sui social media-prosegue -. Sono vite spezzate che non vogliamo più contare”. “Qualcuno si potrebbe chiedere qual è il contributo del Ministero della Salute. In Italia la promozione della sicurezza stradale è riconosciuta come livello essenziale di assistenza e le campagne di prevenzione e informazione a cittadini e istituzioni sono prestazioni sanitarie che garantiamo a tutta la collettività – puntualizza Schillaci -. La riduzione del numero e della gravità degli incidenti stradali è anche tra gli obiettivi del piano nazionale della prevenzione 2020-2025 che indica la necessità di interventi che incidano su più fattori di rischio”.
“Ricordo – prosegue poi Schillaci – che il Ministero della Salute regolamenta e controlla l’utilizzo di sostanze psicotrope e stupefacenti impiegate per la produzione di farmaci e nel corso di questo anno e mezzo abbiamo emanato 7 decreti di aggiornamento delle tabelle che le contengono con l’inserimento di 48 sostanze. Anche questa è una forma di prevenzione. Il rischio di incidenti può essere incrementato anche da altre tipologie di farmaci e persino da malattie come i disturbi della vista, l’epilessia e il diabete. Pur trattandosi di rischi generalmente non troppo elevati, è fondamentale che il medico informi il paziente”.
Fonte: Ansa