La Procura di Ravenna ha notificato un avviso di conclusione indagine a quattro giovani di Bologna tra i 19 e i 22 anni, tra cui due fratelli, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo su una 14enne abusata in pineta a Milano Marittima, sul litorale ravennate.
La vicenda – secondo quanto riportato dal Resto del Carlino – risale al 7 agosto 2021. Quella notte la minore, dopo avere bevuto molto alcol, era entrata in un locale rivierasco assieme a un’amica. È qui che aveva incrociato il gruppo dei bolognesi uscendo poi una prima volta all’esterno per sedersi su una panchina. L’amica questa volta era riuscita ad allontanare i quattro ritenendo le loro avance troppo insistenti.
Ma una volta tornata dentro, la 14enne aveva ricevuto la chiamata di uno dei quattro, a cui aveva dato il numero di telefono, il quale le chiedeva di fare due chiacchiere nella vicina pineta. Però una volta qui, era stata raggiunta anche dagli altri tre e tutti – secondo le verifiche della polizia coordinate dal Pm Angela Scorza – avevano abusato di lei a turno approfittando anche del suo stato dovuto all’alcol.
La minore non aveva parlato subito dell’accaduto: solo ad autunno a scuola aveva trovato il coraggio di confidarsi. Le conseguenti indagini della squadra Mobile ravennate sono partite dal numero di cellulare del primo sospettato per poi allargarsi, anche tramite un suo canale YouTube, alla cerchia di amici e arrivare così agli altri tre indagati. La 14enne nel corso di due incidenti probatori, ha infine riconosciuto i quattro confermando la violenza di gruppo subita.
Fonte: Ansa
San Luca, evangelista. Antiochia di Siria (Turchia), 10 ca. - Tebe (Grecia), 93 ca. Nasce…
Le donne oggi occupate in agricoltura sono 823 mila – il 30% circa del totale…
Il welfare verso il "benessere digitale". Il significato di "new normal" è una nuova normalità.…
La democrazia è una sfida per i cittadini ad essere migliori della vita quotidiana e…
La richiesta che arriva dagli agricoltori di Ravenna, colpiti, lo scorso settembre, da una nuova…
Come ha spiegato papa Francesco all'Angelus del 23 settembre 2024 “Dobbiamo lavorare perché i detenuti…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni