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Maria Madre di Dio

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Ogni donna in Israele sperava di essere scelta da Dio per essere la madre del Messia, dell’unto del Signore, dell’inviato da Dio per essere il re salvatore del popolo di Israele. Anzi, Dio aveva predetto, attraverso i suoi profeti, che egli stesso sarebbe venuto a pascere il suo popolo vista l’inaffidabilità di quasi tutti i re di Israele. Maria non apparteneva al numero di queste donne. Lei portava in sé un mistero. Aveva scelto di non “conoscere” uomo, cioè di non consumare l’atto coniugale con nessun uomo. Lei, vergine, era sì promessa sposa, fidanzata, ma non aveva e non avrebbe avuto rapporti coniugali con Giuseppe suo sposo, discendente di Davide. Pur avendo contratto il fidanzamento solenne con Maria, Giuseppe non l’aveva ancora introdotta in casa sua. Lei aveva fatto un voto di verginità illuminata dallo Spirito Santo. Per questo dice all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo!”.

Il significato della sua affermazione è molto chiaro: non vuol dire che ancora non ha avuto rapporti coniugali con Giuseppe ma che non intende averne. Come se uno a cui si offrisse una sigaretta rispondesse: “Grazie, non fumo”. Ciò comporta il fatto che anche Giuseppe era d’accordo che sarebbero vissuti come fratello e sorella.

L’angelo però risponde che lo Spirito Santo non è in contraddizione con se stesso. L’ispirazione che lo Spirito aveva dato a Maria di rimanere intatta sarebbe rimasta. Lo Spirito Santo sarebbe intervenuto perché lei concepisse senza il seme maschile. Il concepimento di Gesù sarebbe stato un atto dell’onnipotenza creatrice di Dio. Maria esclama: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.

Maria è bellissima nell’incontro con il vecchio profeta Simeone. Lui riconosce nel bambino Gesù l’atteso delle genti, l’inviato di Dio per la salvezza del suo popolo. Maria sarebbe stata partecipe di Cristo nell’attuare questa salvezza universale. L’anziano profeta, infatti, si rivolge a lei e le dice: “Una spada trapasserà il tuo cuore perché siano svelati i pensieri di molti cuori”.

Maria porterà nella sua vita il doloroso destino del suo popolo. Con suo Figlio Gesù sarà al centro della contraddizione che Egli susciterà: rovina e risurrezione di molti in Israele. La bellezza di Maria risplende nelle nozze di Cana, dove dimostra di avere un ruolo decisivo nella salvezza portata da Gesù. Lei fa notare che è venuto meno il vino durante la festa di nozze. Gesù le risponde che non è ancora arrivata la sua ora e la prega di non intromettersi. Lei non solo si intromette ma ottiene quanto aveva chiesto.

Grande poi è Maria ai piedi della croce. Lì manifesta il genio della sua maternità. Gli uomini che hanno direttamente o indirettamente crocifisso Gesù si battono il petto vedendo lui crocifisso. Ma più ancora si battono il petto vedendo Maria accanto a Gesù crocifisso. Infine la bellezza di Maria diventa folgorante nel Cenacolo. Gesù si è tolto dalla presenza visibile tra i suoi. Maria, Madre di tutti loro, Madre di tutta la Chiesa, è in mezzo a loro. Lo Spirito Santo e Maria rendono Cristo contemporaneo alla storia.

Tratto dal libro “Il sì di Maria”, ed. Sempre

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