E’ nell’insegna della “lotta” vincitrice allora, questo amore materno di Dio che è accoglienza, compassione e tenerezza ma che sa anche, al di là di tutte le immagini troppo sdolcinate e stereotipate sul “femminile”, “lottare” per i suoi figli: a tal proposito, Papa Francesco ha parlato della preghiera del Rosario che “ ha anche questa dimensione “agonistica”, cioè di lotta, una preghiera che sostiene nella battaglia contro il maligno e i suoi complici”.
E’ significativa anche una posizione “laica” , quella di Carl Gustav Jung, circa il dogma dell’Assunta, da egli ritenuto “ l’avvenimento religioso più importante dell’età moderna dopo la Riforma» e salutato positivamente specie per l’ apertura alla dimensione femminile e, quindi, alla totalità , per il fatto che l’unico essere umano già presente in cielo, prima della fine dei tempi, oltre al Figlio di Dio, sia una donna. In chiave psicoanalitica, a livello della sua ermeneutica di simbologia archetipo, questa verità di fede viene considerata come espressione storica dell’anelito primordiale della speranza, presente già nell’inconscio collettivo, in risposta al grido del dolore umano presente icasticamente nell’Apocalisse.
Aggiungo che non è solo l’anelito umano che cerca speranza: è’ l’unione del Figlio con la Madre al livello di intima collaborazione per la salvezza degli uomini: è sintesi meravigliosa di cielo e terra: carne di donna in Paradiso, carne di Dio sulla terra.