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UNIONI CIVILI, PD ANCORA DIVISO. VOTO AL VIA NELL’INCERTEZZA

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“Serve grandissima attenzione e prudenza, si tratta di lavorare per una posizione unitaria nel Pd ma anche di mantenere un rapporto solido con l’aula, cioè con gli altri gruppi, per una maggioranza che sia il più ampia possibile”. La riunione dei senatori Pd alla vigilia del voto di Palazzo Madama sulle Unioni Civili si è conclusa, di fatto, con una fumata grigia. Le posizioni tra la corrente cattodem e quella che fa riferimento a Matteo Renzi restano distanti.

La prima votazione sarà quella dell’oramai celeberrimo super-canguro, l’emendamento Marcucci capace di fare strage delle migliaia di emendamenti (oltre 6.100) presentati al ddl Cirinnà in primis dalla Lega Nord (circa 5 mila). E sul fatto che ogni ‘gentlement agreement’ con il Carroccio per il taglio degli emendamenti sia oramai storia finita lo confermano ancora la parole di Zanda: “Se si vota il Marcucci? E’ in calendario, non vedo come non si potrà non votare”.

Il punto è semmai un’altro. Se cioè il voto sul supercanguro sarà unico, e a questo punto a scrutinio segreto (che Grasso potrà concedere in quanto concerne anche il tema delle adozioni, relativo all’art.29 della Costituzione sulla famiglia, quindi tema passibile di voto segreto), oppure ‘spacchettato’ in più parti. Quelle relative alle unioni civili e matrimonio, da votare a scrutinio palese, in quanto lo stesso Grasso ha già sentenziato essere interenti non al tema famiglia, ma a quello dei diritti inviolabili dell’uomo (art.2 Costituzione) e quello sulla stepchild adoption, l’art.5 del ddl Cirinnà a voto segreto (legato all’art.29 della Carta).

La conseguenza più rilevante dello spacchettamento consiste nel fatto che la stepchild adoption potrebbe essere bocciata, e in tal caso lo stralcio sarebbe conseguenza inevitabile. Ma con lo spacchettamento l’inammissibilità e quindi la cancellazione degli emendamenti cattodem non sarebbe più certa, anche con un altro esito sull’art.5, a differenza di quanto accadrebbe nel caso del voto unico sul Marcucci, lasciando aperta la porta a molti voti insidiosi sul provvedimento in sè e contro il Pd più in generale.

 

Daniele Vice: