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Il dialogo nella coppia

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Nel Vangelo si possono trovare diversi esempi in cui vengono riportati non solo i fatti, ma anche i vissuti di Gesù. Il racconto di Lazzaro è molto significativo, per tre volte il Messia “scoppia in pianto“. Gesù, vero Dio e vero uomo, si rivela, non attraverso dei ragionamenti teologici o parole consolatorie, ma si “commuove profondamente“, si coinvolge a livello esistenziale.

Nelle varie situazioni di vita gli evangelisti non si limitano a raccontare ciò che accade, ma rivelano anche i vissuti e i sentimenti provati da Gesù. Questo aiuta a conoscerlo meglio, a entrare nella Sua persona, a capire gli insegnamenti, le sofferenze e le gioie da Lui vissute, a incontrare la Sua umanità. Lo stesso accade nelle relazioni umane, finché ci si limita a raccontare soltanto le idee, le visioni della vita e della realtà, i giudizi sui problemi, i fatti che accadono, non si rivela l’unicità e l’irripetibilità del proprio essere.

Bisogna ora chiedersi cosa sia il dialogo e come si esprime. Generalmente gli sposi, anche quelli in difficoltà, conversano, dibattono, discutono, allora come di deve comunicare per costruire l’unità?

E’ innanzitutto importante saper distinguere tra dialogo e discussione e tra ciò che si intende per pensieri o giudizi e sentimenti o reazioni emotive. I coniugi devono condividere i sentimenti se vogliono dirsi chi realmente sono. Per meglio capire poniamo un esempio: esprimiamo un giudizio, poi alcune reazioni emotive allo stesso. Se la persona manifesta solo il contenuto del suo pensiero cela una parte importante si sé. Rimane sconosciuta specialmente quella zona interiore, profonda, che fa di sé una persona irripetibile, in cui ci si differenzia dagli altri e si è più profondamente se stessi: quella dei sentimenti.

Giudizio: “Io penso che tu sia intelligente…”.
Alcune possibili reazione emotive:
“… e io sono orgogliosa di essere tua moglie”
“… e io sono diffidente nei tuoi confronti”
“… e io sono gelosa
“… e io mi sento a disagio con te”
“… e io mi sento inferiore a te”.

Le reazioni emotive di fronte allo stesso evento possono essere innumerevoli e questo spiega l’importanza del dialogo inteso come condivisione delle emozioni. Invece la discussione riguarda lo scambio di pensieri, giudizi, idee, progetti, che è pure importante nella vita coniugale, ma se avviene in un secondo momento, dopo lo scambio dei vissuti, darà a entrambi la possibilità di comprendersi meglio.

Il mondo interiore di una persona di manifesta attraverso sensazioni, emozioni, stati d’animo, sentimenti che si traducono in parole, gesti, comportamenti, reazioni. Nel rapporto, il linguaggio più importante è quello della rivelazione dei sentimenti e dei vissuti, purtroppo questo livello è frequentemente dimenticato. Solo nell’apertura sul piano dei sentimenti, si rivela sé stessi all’altro.

Nel momento in cui ci si apre, si chiarisce anche a sé stessi la propria identità, si cresce nella maturità e si sviluppa comprensione vicinanza. La comunicazione dei sentimenti, quindi, è la via più importante che conduce alla conoscenza reciproca e alla comunione.

Mariangela Zama: