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Venezuela – Argentina, la crisi diplomatica si intensifica

Venezuela

Foto di roger kuzna su Unsplash

La crisi diplomatica tra il Venezuela e l’Argentina si sta progressivamente aggravando dopo l’arresto, da parte delle autorità di Caracas, di un gendarme argentino.

La crisi

Si aggrava la crisi diplomatica tra Argentina e Venezuela a seguito dell’arresto da parte di Caracas del gendarme argentino Nahuel Gallo, fermato lo scorso 8 dicembre dopo il suo ingresso nel Paese attraverso la frontiera con la Colombia e formalmente accusato di terrorismo dal Venezuela. Il procuratore venezuelano Tarek William Saab ha annunciato che anche i ministri argentini degli Esteri, Gerardo Werthein, e della Sicurezza, Patricia Bullrich, saranno inseriti nel fascicolo di indagine sul coinvolgimento del militare in atti di “terrorismo” e “attentato alla sicurezza” del Venezuela.

Le dichiarazioni

“Il rilievo dato dalle alte autorità argentine all’arresto di Gallo è dovuto al fatto che dalle indagini condotte dagli organi ausiliari di giustizia venezuelani emerge come la stessa ministra Bullrich figuri nella catena di comando del gruppo di terroristi inviati dall’Argentina”, ha affermato Saab in una nota, aggiungendo che “viste le dichiarazioni incriminanti rilasciate da Bullrich e Werthein, i funzionari sono stati identificati come persone interessate nelle indagini e saranno coinvolti nel caso.

Le accuse

Il ministro Bullrich deve rispondere del motivo del viaggio di questo gendarme, autorizzato senza informare le autorità venezuelane, dopo che a marzo di quest’anno ha pubblicamente dichiarato che avrebbe inviato dei gendarmi in Venezuela per perseguire obiettivi estranei al diritto internazionale e alla legge”, ha concluso Saab.

La risposta argentina

Dopo aver appreso del processo per terrorismo, in una conferenza stampa Bullrich e Werthein avevano definito le accuse contro il militare una “grande menzogna”. “L’Argentina sta facendo ogni sforzo per porre fine a questo grande errore” subito dal giovane gendarme vittima di “un’orribile invenzione”, avevano detto sottolineando ancora una volta che il militare si era recato in Venezuela mentre era in ferie e per motivi personali e di famiglia non legati al suo incarico.

Fonte: Ansa

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