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Ucraina, i temi al centro del vertice dei leader europei a Parigi

Il presidente francese ha chiamato a raccolta le potenze europee affinché, tutte insieme, possano svolgere un ruolo di primo piano nei negoziati

A Parigi si tiene oggi un summit dei leader europei che ha come tema centrale l’Ucraina. Il Vecchio Continente teme infatti di restare fuori dal negoziato per la fine delle ostilità tra Kiev e la Russia, con gli Stati Uniti che intendono condurre da soli le trattative.

La riunione

Una riunione urgente, convocata a stretto giro dopo il disastroso esito della Conferenza di Monaco, per provare a restituire voce all’Europa messa alla porta dagli Usa: Emmanuel Macron chiama a raccolta a Parigi le potenze europee per un incontro che sarà “informale” ma cruciale per trasformare quello che finora è un passo a due russo-americano in uno schema condiviso con l’Europa sul percorso per un cessate il fuoco in Ucraina.

Il vertice tra Usa e Russia

Un incontro tra una delegazione Usa e una russa sull’Ucraina è in programma martedì a Riad, secondo l’autorevole quotidiano russo del mondo imprenditoriale Kommersant. Della delegazione americana dovrebbero far parte il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Walz e l’inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff, aggiunge il quotidiano. Non si hanno informazioni su chi saranno i rappresentanti russi, ma “informazioni sono circolate online”, circa una visita in Arabia Saudita del ministro degli Esteri Serghei Lavrov, aggiunge Kommersant. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito con i reporter che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “sara’ coinvolto” nei negoziati di pace per l’Ucraina.

Le strategie in campo

Trovando la strategia giusta da adottare per convincere Washington che i partner europei devono contare sulla strada verso la pace. Gli Stati Uniti corrono a una velocità che l’Europa fatica a tenere: stando a Bloomberg, l’amministrazione Trump punta a una tregua entro Pasqua, mentre a Riad sta per svolgersi un incontro tra una delegazione americana e una russa. L’Ucraina non ci sarà, non è la strategia di Zelensky quella di sondare il terreno con riunioni preparatorie: il leader ucraino intende infatti sedersi al tavolo solo con Putin e con un piano messo a punto tra Usa, Ucraina e Ue. Ma mentre Kiev e Bruxelles spingono per non essere tagliate fuori, quello sui negoziati per la tregua resta un dialogo Washington-Mosca. Specie dopo che l’inviato Usa Keith Kellogg ha escluso l’Europa dal tavolo e il Cremlino ha decantato le lodi del presidente americano – le cui parole “provano il suo impegno per la pace” – sottolineando che il tycoon è il benvenuto in Russia in qualunque momento, così come ogni altro leader straniero sarebbe bene accolto se decidesse di partecipare il prossimo 9 maggio alle celebrazioni a Mosca per l’80mo ‘Giorno della Vittoria, anniversario russo della sconfitta del nazismo.

La mossa della Francia

In questo quadro, l’Eliseo – consapevole della necessità, per gli europei, di fare “di più e meglio” per garantire la loro sicurezza – ha convocato un incontro, confermato dopo ore di incertezza, per trovare una strategia che permetta all’Europa di non restare fuori dai giochi. Il presidente francese Emmanuel Macron accoglierà “i principali paesi europei” per discutere di “sicurezza europea”, ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot. Parteciperanno i capi di governo di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, nonché il presidente del Consiglio europeo Costa, la presidente della Commissione Ue Von der Leyen e il segretario della Nato Rutte. Il leader potranno partire da un punto di forza dato dai numeri: nel suo complesso, secondo un’analisi dell’Istituto Kiel, l’Europa infatti supera gli Usa in termini di aiuti all’Ucraina.

I temi da trattare

La prima ha stanziato 70 miliardi di euro in aiuti finanziari e umanitari e 62 miliardi di euro in aiuti militari a confronto con i 64 miliardi di euro in aiuti militari e 50 miliardi di euro in stanziamenti finanziari e umanitari dagli Usa. C’è poi il tema delle sanzioni alla Russia varate dall’Ue, e quindi leva per avere voce in capitolo sulle trattative. Ma all’incontro, si discuterà anche di quali capacità di difesa l’Europa potrebbe fornire per dare all’Ucraina garanzie di sicurezza credibili, inclusa la possibilità dell’adesione automatica di Kiev alla Nato in caso di una chiara violazione del cessate il fuoco da parte della Russia. Un’idea promossa da alcuni senatori Usa e sostenuta da diversi leader europei, come il finlandese Alexander Stubb. Inoltre, il vertice potrà essere occasione di rispondere alla richiesta Usa di impegnare truppe in una forza di stabilizzazione in caso di tregua, opzione che divide i leader europei ma che è sul tavolo, come ricordato da Zelensky a Monaco. Al termine di una riunione informale a Monaco con alcuni ministri degli Esteri Ue, l’Alto rappresentante Kaja Kallas ha affermato che presto saranno annunciate iniziative. Intanto, alla vigilia del vertice di Parigi, Barrot si è detto convinto che “gli europei saranno in un modo o nell’altro coinvolti nelle discussioni” per porre fine alla guerra. “Il ruolo degli Stati Uniti è quello di convincere Putin a negoziare” e credono di “poterlo fare attraverso un mix di pressione e dialogo”. Ma in ultima analisi, “solo gli ucraini possono decidere di smettere di combattere, e noi li sosterremo finché non prenderanno questa decisione”. Nel frattempo, lontano dalle discussioni della diplomazia la guerra prosegue in Ucraina, a danno della popolazione: “Oggi più di centomila persone a Mykolaiv sono rimaste senza riscaldamento a causa di un attacco russo”, ha riferito Zelensky. “Non è questo che fanno coloro che vogliono davvero la pace e si preparano ai negoziati”.

Fonte: Ansa

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