Usa e Ue si siedono al tavolo della pace e, a quanto pare, riescono anche a tirare fuori l'accordo giusto per scongiurare la guerra commerciale sul tema dazi. La delegazione europea in visita a Washington, dove ha incontrato il presidente Donald Trump alla Casa Bianca, torna a casa a mani piene, in virtù dell'intesa annunciata dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e dallo stesso Trump in una conferenza congiunta: “L’obiettivo – spiega il Tycoon – è zero tariffe, zero barriere commerciali, zero sussidi su beni industriali che non siano le auto”. Insomma, dopo le tensioni vibranti degli ultimi mesi e qualche affondo di troppo (specie sulla Germanai), il presidente Usa accetta i termini di pace e ha annunciato che, da qui in avanti, lavorerà insieme all'Unione per la riduzione progressiva di dazi e sussidi commerciali.
Posizioni morbide
Una buona notizia, perché sentenzia la pace fatta fra i due contendenti su un tema che, anche dopo le dichiarazioni di Trump (aveva definito l'Unione europea alla stregua di un nemico), si erano quasi ritrovati ai ferri corti. Al momento, i dazi sui beni industriali sono stati sospesi, primo gesto dei nuovi negoziati tragati Usa-Ue: “Volevo raggiungere un accordo oggi e ci siamo riusciti”, ha commentato il presidente Juncker che, dopo le tensioni dei giorni scorsi, è volato a Washington proprio per lavorare a una soluzione diplomatica che, in buona sostanza, passerà dall'ammorbidimento delle rispettive posizioni e una progressiva limatura dei dazi fino ad arrivare all'obiettivo zero.
Sentori positivi
Come annunciato da Trump, l'intesa con Juncker prevederà anche un aumento delle esportazioni di gas naturale liquefatto americano verso l’Europa. Un annuncio, quello sulla pace fatta, che arriva quando Wall Street ha già chiuso i battenti ma che, fin dai primi sentori di accordo, aveva di fatto rinvigorito i mercati e innalzato i vari listini in Borsa. Ulteriori segnali positivi, ai quali Trump si accoda: “Non andremo contro lo spirito di questo accordo a meno che una delle due parti non risolva il negoziato – ha detto il presidente -. Quindi, stiamo iniziando la negoziazione in questo momento, ma sappiamo molto bene dove sta andando”.