Si tratta di qualcosa che ovviamente intendiamo realizzare soltanto in stretta cooperazione con lāItalia e con il governo di Roma“. Smorza i toni il neo cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, a proposito dell'ipotesi di concedere la doppia cittadinanza – italiana, che giĆ possiedono, e austriaca – ai cittadini della Regione dell'Alto-Adige che si siano dichiarati appartenenti al gruppo linguistico tedesco. Il tema nelle scorse ore ha agitato il dibattito in Italia.
“Nel nostro programma, siamo venuti incontro a un desiderio dei sudtirolesi espresso da tutti i partiti e soprattutto dallo stesso governo provinciale del Sudtirolo”, ha rassicurato Kurz.
Quanti ne beneficerebbero
Il tema in questione non ĆØ affatto nuovo. In base all'ultimo censimento, in Alto AdigeĀ nel 2011Ā il 69,64 per cento della popolazione ha dichiarato di appartenere al gruppo linguistico tedesco, il 25,84 a quello italiano ed il 4,52 a quello ladino (una realtĆ Ā presente soprattutto nelle valli Gardena e Badia). A beneficiare della doppia cittadinanza, sarebberoĀ coloro che si sono dichiarati in un apposito modulo di gruppo linguistico tedescoĀ (circa 330mila persone) e i 21mila appartenentiĀ al gruppo ladino. Non potrebbero invece aspirare al passaporto austriaco i circa 170mila altoatesini dichiaratisi appartenenti al gruppo linguistico italiano o non dichiaratisi.
IlĀ SĆ¼dtiroler Freiheit
Chi auspica per il Sud Tirolo la doppia cittadinanza, ma come solo come primo passo verso l'indipendenza dall'Italia, ĆØ il partito SĆ¼dtiroler Freiheit, la cui leader Eva Klotz ha dichiarato: “La doppia nazionalitĆ ĆØ una battaglia che conduciamo da sempre, ma l'obiettivo ultimo ĆØ l'autodereminazione“. La Klotz ha dunque aggiunto: “Ai nostri padri, questa cittadinanza e questa madrepatria sono state strappate contro la loro volontĆ “. Pertanto – ha concluso – “la ferita della Storia non sarĆ guarita finchĆ© il Sud Tirolo non potrĆ decidere con un referendum se restare con l'Italia, tornare con l'Austria o diventare indipendente”.