L'approvazione mercoledì notte della legge su Israele come Stato-nazione del popolo ebraico non è certo servita a stemperare il clima in Medio Oriente. Numerose le critiche piovute al premier Benjamin Netanyahu e al suo governo, in un Paese in cui circa il 20% della popolazione è arabo. Ma più delle critiche, forse, fa rumore la nuova minaccia che rivolgono ad Israele le Brigate Ezzeddin al-Qassam, ala militare di Hamas.
Polemiche e minacce
Mentre Hassan Jabareen, direttore della ong araba Adalah, afferma che quanto votato dalla Knesset “presenta elementi chiave dell’apartheid“, e che “è immorale e contro il diritto internazionale”, lo Stato ebraico si prepara a fronteggiare i miliziani di Hamas, che hanno promesso che Israele pagherà ''un prezzo elevato'' per aver provocato ieri la morte di un suo membro, Abdel Karim Radwan, in un incidente di confine legato al lancio di palloni incendiari. Per oggi Hamas ha indetto – come ogni venerdì negli ultimi mesi – nuove manifestazioni di massa sul confine. In questa occasione sarà espresso ''sostegno ai diritti dei profughi''. Secondo la stampa locale, 142 palestinesi sono stati uccisi finora dal fuoco israeliano nel corso delle continue manifestazioni lungo il confine orientale della Striscia. Il numero complessivo dei feriti e degli intossicati è di 16.496. I feriti gravi sono 319. Intanto fonti locali osservano che il blocco del valico commerciale di Kerem Shalom fra Israele e Gaza ha provocato negli ultimi giorni nella Striscia una forte penuria di bombole di gas da cucina.
Gli scontri nel pomeriggio
Dalle parole ai fatti. Nel pomeriggio di oggi si sono registrati duri scontri nella striscia di Gaza. Fonti mediche parlano di 4 persone morte e 120 ferite, a causa dei colpi di cannone dell'esercito israeliano. L’azione delle truppe di Tel Aviv è stata giustificata con gli spari di alcuni cecchini palestinesi contro una postazione di Israele, senza conseguenze. Le vittime sono tutti membri del braccio armato di Hamas, Brigate Ezzeddin al-Qassam: lo riferiscono i siti di Hamas. Sono in corso proteste: è il primo caso di incidenti di questo tipo da quando, a fine marzo, Hamas aveva organizzato manifestazioni di massa lungo il confine.