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Lancio di bengala sull’abitazione di Netanyahu. Tre arresti

Netanyahu

Benjamin Netanyahu, Prime Minister of Israel, Office of the Prime Minister of Israel - Foto © Greg Beadle,

Il premier Benjamin Netanyahu non era presente quando è stato compiuto il gesto. I tribunali hanno ordinato il divieto di pubblicazione di informazioni sulle indagini o l’identità degli indagati per 30 giorni. Tre persone sono state arrestate in Israele perché sospettate di aver gettato due razzi illuminanti ieri sera sul giardino della villa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, a Cesarea. Lo hanno reso noto  la polizia e lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno, che interrogheranno insieme i tre. “Durante la notte, tre sospetti sono stati arrestati per il loro coinvolgimento nell’incidente”, si legge in una nota.

Esercito israeliano. Credit: IDF ISRAELE

Netanyahu-Hamas

Intanto Hamas è “pronto” al cessate il fuoco. E chiede a Donald Trump di “fare pressione” su Israele: lo dice un alto funzionario del movimento islamista palestinese Hamas alla France Presse. “Hamas è pronto a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza se viene presentata una proposta di cessate il fuoco e a condizione che Israele la rispetti“, ha dichiarato un membro di spicco del suo ufficio politico, Bassem Naim, invitando “l’amministrazione statunitense e Trump a fare pressione sul governo israeliano per fermare l’aggressione” a Gaza. Donald Trump ha “approvato” la proposta di un piano di cessate il fuoco per il Libano dopo che il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer gli ha illustrato il piano a Mar-a-Lago. Lo riporta il Wall Street Journal, ripreso dai media israeliani. Trump ha anche “espresso la speranza che ciò venga fatto prima del suo ingresso nello Studio Ovale” il 20 gennaio. Secondo quanto riferito, il piano prevede il ritiro delle truppe e delle armi di Hezbollah dal confine con Israele a nord del fiume Litani. Con l’esercito libanese e le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite incaricate di garantire che non facciano ritorno.

Foto di Emad El Byed su Unsplash

Nuovi attacchi

E’ completamente crollato, riferisce l’Ansa, un edificio nella periferia sud di Beirut dopo un attacco israeliano sul quartiere di Dahiyeh. Lo mostrano immagini diffuse dai media israeliani e attraverso i canali social. Intanto la tv vicina a Hezbollah, al Mayadeen, riferisce che è stata presa di mira anche l’area nei pressi dell’aeroporto nella capitale libanese. Le immagini mostrano il momento in cui l’edificio viene colpito nei piani inferiori, si vede prima chiaramente l’esplosione nell’impatto poi la struttura che crolla disgregandosi in una nuvola di cenere e fuliggine. Nuovi attacchi sono stati registrati alla periferia sud di Beirut dopo un ordine di evacuazione da parte dell’esercito israeliano. La AfpTv mostra una nuvola grigio scura nell’area. “A tutti i residenti della periferia sud, in particolare nella zona di Ghobeiry vi trovate vicino a installazioni e interessi affiliati ad Hezbollah, contro i quali le forze di difesa israeliane lavoreranno con forza a breve”, l’avvertimento prima dell’attacco da parte di Avichay Adraee, il portavoce in lingua araba dell’Idf. Le forze aeree israeliane hanno intercettato due missili che dal Libano stavano attraversando il confine verso il territorio israeliano. Lo ha annunciato l’Idf sul proprio canale Telegram.

Giacomo Galeazzi: