C'ĆØ l'accusatrice, Christine Blasey Ford; ci sono le attiviste di #MeToo, a supporto della donna (e delle altre tre che lo accusano) ma, soprattutto, c'ĆØ la pressione dell'opinione pubblica che attende di sapere se davvero Brett Kavanaugh, magistrato scelto da Donald Trump per la Corte suprema, sia davvero colpevole delle presunte violenze fisiche e sessuali delle quali ĆØ accusato, commesse in etĆ giovanile. La principale accusatrice si ĆØ presentata quest'oggi al Congresso, raccontando davanti all'intera aula cosa accadde ai tempi del college fra lei e l'allora compagno di studi Kavanaugh, dicendosi spaventata dalla situazione e commuovendosi piĆ¹ volte ma comunque consapevole di “stare svolgendo il suo dovere civico”.
La testimonianza di Ford
Christine Ford ha spiegato ai magistrati di aver giĆ “descritto pubblicamente gli eventi accaduti, li ho riassunti nella mia lettera alla senatrice californiana Dianne Feinstein e di nuovo in una lettera al Presidente Grassley. Vedo e apprezzo l'importanza di ascoltare direttamente da me ciĆ² che mi ĆØ successo e l'impatto ha avuto sulla mia vita e sulla mia famiglia”. La Ford, a ogni modo, ha detto di non ricordare precisamente tutti i dettagli di quanto sarebbe avvenuto quella sera di tanti anni fa, quando Kavanaugh l'avrebbe aggredita sia a livello fisico che sessuale mentre era ubriaco: “Vorrei davvero poter essere piĆ¹ d'aiuto con risposte piĆ¹ dettagliate a tutte le domande che sono state poste e che saranno fatte in seguito, su come sono arrivata alla festa, dove ĆØ avvenuto e cosƬ via… Non ho tutte le risposte e non ricordo quanto vorrei”. La donna ha comunque spiegato che i dettagli che riesce a ricordare sono i peggiori, “quelli che mi hanno portato qui oggi… Sono stati bruciati nella mia memoria e mi hanno perseguitato spesso ancheĀ in etĆ adulta”. La donna ha raccontato di essere stata spinta in una stanza da letto dove si sarebbe trovato il giudice da un amico di questi, Mark: successivamente, ha proseguito, ĆØ stata spinta sul letto subendo le audaci avancesĀ del ragazzo che, per impedirle di urlare, le avrebbe chiuso la bocca con una mano. Questo, ha raccontato Ford, fu ciĆ² che la sconvolse di piĆ¹, il terrore di poter subire una violenza senza la possibilitĆ di chiamare aiuto.
La difesa
Prima dell'intervento in aula della sua accusatrice, erano state diffuse alcune delle dichiarazioni che Kavanaugh avrebbe fatto in Senato, con le quali avrebbe affermato che da ragazzo “bevevo birra con i miei amici, solitamente nei weekend, qualche volta una di troppo. E, a guardare in retrospettiva, ho detto ed ho fatto al liceo cose che mi fanno inorridire. Ma non siamo qui per questo oggi, sono stato accusato di cose molto piĆ¹ gravi di intemperanze giovanili”. Accuse alle quali il giudice ha replicato ancora una volta proclamando la sua innocenza.