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La petroliera Grace 1 lascia Gibilterra

E'partita da Gibilterra la petroliera iraniana al centro di una rovente disputa diplomatica tra Iran, Gran Bretagna e – più recentemente – Stati Uniti. Secondo il sito di monitoraggio del traffico marittimo Marine Traffic, il supertanker – fermo dallo scorso 4 luglio – avrebbe levato l'ancora domenica sera e avrebbe iniziato a navigare verso sud. Il condizionale è d'obbligo, poiché le autorità di Gibilterra non hanno ancora confermato la partenza.

Il caso

Gibilterra aveva sequestrato il cargo iraniano Grace 1 il 4 luglio scorso con il sospetto che stesse trasportando petrolio in Siria in violazione delle sanzioni dell'Unione Europea. L'Iran da parte sua aveva ripetutamente negato qualsiasi violazione, ma lo stop era proseguito, innescando un forte deterioramento delle relazioni tra Teheran e Londra. Venerdì 16 agosto il Dipartimento di Giustizia americano aveva emesso un mandato per la confisca del petrolio e del denaro a bordo della petroliera iraniana Grace 1. Per gli Usa la nave farebbe parte di un piano per scavalcare la sanzioni americane imposte alla Siria, con la collaborazione delle Guardia armate della Rivoluzione iraniane. Il governo di Gibilterra ha però respinto la richiesta perché le sanzioni statunitensi contro l'Iran non sono applicabili nell'Unione europea. La Corte Suprema ha ordinato il dissequestro della petroliera giovedì scorso e i funzionari iraniani hanno presentato l'arrivo di un nuovo equipaggio pronto a condurre via la nave e i suoi 2,1 milioni di barili di greggio. In vista della partenza, la petroliera ha inoltre spostato la sua iscrizione dal registro di Panama a quello iraniano e ha cambiato nome in Adrian Darya. Ora naviga verso la Grecia. E' da vedere se adesso l'Iran ricambierà il “favore” alla Gran Bretagna, liberando la petroliera britannica Stena Impero, fermata per ritorsione dai pasdaran nello stretto di Hormuz e ancorata sotto custodia iraniana alla fonda del porto di Bandar Abbas, ferma da luglio scorso.

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