I municipi dell'Andalusia, in Spagna, sono “al collasso”, secondo quanto riferisce il quotidiano El Pais. Il motivo? Il boom di sbarchi che si sta registrando soprattutto negli ultimi giorni. Sono nelle ultime 24 ore quasi mille migranti, 972 persone, sono stati soccorsi al largo delle coste spagnole, che si aggiungono ai 3.577 giunti dall'1 al 18 luglio. E dall'inizio dell'anno sono oltre 15mila i migranti arrivati nella penisola iberica, una cifra quasi triplicata, secondo i dati Oim (Organizzazione internazionale migrazioni), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando gli arrivi furono 6.513. La media è di 200 arrivi al giorno. Anche la Spagna, dunque, inizia a confrontarsi con le problematiche legate ai flussi massicci di immigrazione via mare: questione che in Italia è d'attualità ormai da qualche anno.
A cosa va attribuito questo boom di arrivi in Spagna? Ong ed esperti concordano nel ritenere che non vi sia un'unica causa: tra i fattori individuati, le maggiori difficoltà frapposte alla rotta mediterranea attraverso la Libia, la crisi interna del Marocco (che fa sì che le sue forze dell'ordine siano impegnate in altri compiti e territori), senza contare le buone condizioni meteo sullo Stretto. Ecco allora che la rotta migratoria spagnola ha superato quella italiana per numero di arrivi: dal primo gennaio al 18 luglio la Spagna ha accolto 18.653 migranti, contro i 17.838 registrati in Italia e i 14.940 della Grecia, secondo dati diffusi dall'Oim.