Iniziano a formulare le prime ipotesi, gli inquirenti, sul terribile incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame, a Parigi: i titolari dell'inchiesta, infatti, hanno supposto che alla base della catastrofe possa esserci stato “un cortocircuito elettrico”. A riferirlo, citando fonti della Polizia, è l'Associated press: sul tetto della cattedrale, infatti, si stavano svolgendo dei lavori nella zona attorno alla guglia centrale (poi crollata dopo essere stata consumata dal rogo), per raggiungere la quale erano stati installati due montacarichi, dai quali potrebbe essersi originato il possibile corto alla base dell'incendio. Al momento non c'è nessuna conferma ma, a quanto sembra, le indagini si starebbero concentrando proprio in questa direzione, in quanto la causa elettrica sarebbe considerata quella più probabile.
L'ipotesi
Nelle ore immediatamente successive all'incendio, erano state formulate diverse ipotesi, tra le quali la possibilità che potesse essersi trattato di un fuoco provocato dal mozzicone di una sigaretta o anche che fosse stato un rogo doloso, ipotesi ormai quasi scartata. Indagini che, comunque, non potranno al momento essere supportati dai rilevamenti dall'interno di Notre-Dame, ancora off limits dopo che, in giornata, il ministro della Cultura Franck Riester aveva fatto sapere come restassero ancora “tre punti di fragilità maggiori della struttura della cattedrale”, palesando il rischio di ulteriori crolli. Nel frattempo, gli investigatori hanno nuovamente interrogato gli operai impegnati nei lavori così come i dirigenti delle varie ditte appaltatrici.