La voce degli ultimi

giovedƬ 7 Novembre 2024
17.9 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

giovedƬ 7 Novembre 2024

Il ministro si dimette

Nuove grane per Macron: il ministroĀ dell'ecologia, NicolasĀ Hulot, si ĆØ dimesso questa mattina. Lo ha annunciato in una trasmissione radiofonica sulla France Inter, una delle piĆ¹ grandi radio pubbliche del Paese.Ā ā€œAvevo la sensazione di essere solo a remare”, ha detto l'esponente politico ai microfoni dell'emittente. Una decisione presa e comunicata pubblicamente senza avvertire prima nĆØ il presidente Macron, nĆØ il premier Philippe.

Le dimissioni

Hulot ha preso questa decisione spinto dai pochi passi in avanti che, a suo dire, sarebbero stati fatti dal governo sull'ambiente.Ā ā€œAbbiamo cominciato a ridurre lā€™uso deiĀ pesticidiĀ in Francia? – si ĆØ chiesto retoricamente il ministro –La risposta ĆØ no. Abbiamo cominciato a tutelare laĀ biodiversitĆ ? La risposta ĆØ no. Abbiamo cominciato a bloccare lo sfruttamento delĀ suolo? La risposta ĆØ no. Non voglio piĆ¹Ā mentire – ha aggiunto – non voglio far pensare che la mia presenza al governo significhi che siamo sulla buona stradaā€.

Il profilo

Hulot era diventato ministro dellā€™ecologia nel 2017 dopo l'insediamento del governo. In tale carica ha promosso un Piano per il clima che si poneva anche l'obiettivo dello stop della produzione energetica a carbone. L'esponente ĆØĀ entrato a far parte dell'esecutivo dopo esser diventato famoso come giornalista ed aver condotto la trasmissioneĀ Ushuaia Nature.Ā Nel 2007, in occasione della campagna elettorale per le presidenziali, aveva convinto i principali candidati a firmare unĀ Pacte Ć©cologique.Ā In precedenza, corteggiato dalla politica, aveva detto di 'no' a diversi schieramenti che gli avevano proposto di 'scendere in campo'. Anche l'allora presidente Chirac aveva provato a farlo diventare suo ministro, senza successo perĆ².

L'accordo di Parigi

Dell'accordo di Parigi firmato il 12 dicembre 2015 e che Trump aveva messo in discussione, Hulot ĆØ sempre stato uno dei principali difensori e lo aveva definito “irreversibile”. L'accordoĀ Ā implica un intervento per limitare il riscaldamento globale “ben al di sotto” dei 2ĀŗC e dovrebbe partire nel 2020.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario