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Guaidò rimosso dalla presidenza del Parlamento

Nuovo terremoto politico in Venezuela, dove la tensione torna a salire a distanza di un paio di giorno dal nuovo black-out e dalla polemica sulla presenza russa nel territorio: il presidente Maduro ha infatti revocato a Juan Guaidò, autoproclamatosi presidente ad interim del Paese, la carica di capo del Parlamento. Attraverso il controllore generale Elvis Amoroso, inoltre, è stato specificato che per Guaidò vigerà l'ineleggibilità a ogni carica pubblica per 15 anni. Notizia accolta con sarcasmo dall'autoproclamato presidente: “Si deve essere molto miserabili per chiamare in causa non so da dove un personaggio designato da un'istituzione che non esiste”. Due mesi fa, Guaidò era riuscito a procedere con l'autoproclamazione proprio in virtù del suo ruolo di presidente dell'Assemblea, ricoperto da capo dell'opposizione.

Black-out a oltranza

Un ulteriore elemento di destabilizzazione in un Paese che, a ora, continua a fare i conti con una situazione estremamente complicata. Il secondo apagon in poco più di un mese sta provocando enormi disagi nella capitale Caracas, ormai da quasi 60 ore senza energia elettrica e, per questo, senza accessi internet né disponibilità di usufruire della telefonia mobile. Ormai da quattro giorni, scuole e uffici sono chiusi non solo a Caracas ma anche in altre città del Paese, con gli operatori del governo che cercano di ripristinare la normalità senza ottenere finora risultati tangibili, con ripercussioni altrettanto concrete anche sull'estrazione di greggio dallo stabilimento di Jose, il maggiore del Venezuela.

 

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Tensioni su Mosca

Nel frattempo, continua a tenere banco anche le tensioni fra Washington e Mosca, salite esponenzialmente dopo l'arrivo a Caracas di alcuni aerei militari con armi e soldati, circostanza duramente criticata dagli Stati Uniti. La dichiarata sottoscrizione di alcuni accordi di cooperazione con Mosca da parte di Maduro, inoltre, ha suscitato ulteriore dissenso da parte delle autorità americane, con il segretario di Stato, Mike Pompeo, a sottolineare duro nei confronti del presidente venezuelano: “Maduro chiede che non vengano messe le mani sul Venezuela mentre invita le forze di sicurezza di Cuba e Russia, in modo che lui e i suoi complicipossano continuare a saccheggiare il Venezuela. E’ ora che le istituzioni venezuelane prendano posizione per la propria sovranità”. Ribadendo nuovamente: “Russia e Cuba, giù le mani dal Venezuela”.

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