Tutti aspettavano Beto O'Rourke, l'Obama bianco, ed etichettato come la grande speranza dei democratici. E invece, la prima a rompere gli indugi e a creare un comitato esplorativo per la corsa alla presidenza (mossa che è generalmente inquadrata come la prova generale di una candidatura ufficiale) come rappresentante del Partito democratico è Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts e portabandiera della corrente progressista. Ex Gop, con cui fece politica fino al 1996, Warren ha ricoperto da novembre 2008 a luglio 2011 il ruolo di presidente della Commissione di supervisione economica del Congresso, istituita per disporre programmi di stabilizzazione economica in piena crisi finanziaria degli Stati Uniti. Era ancora in carica quando, nel settembre 2010, ha iniziato a svolgere il ruolo di Consigliere speciale al Dipartimento del Tesoro sotto l'amministrazione Obama, incarico ricoperto fino a luglio 2011. E' dal 3 gennaio 2013 che Elizabeth Warren ricopre la carica di senatore del Massachusetts, poltrona rilevata dal predecessore repubblicano Scott Brown alle elezioni del 6 novembre 2012, riconquistando una posizione chiave per i democratici che, per 47 anni, era appartenuta a Ted Kennedy (scomparso in carica nel 2009).
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Con la sua mossa, l'ex timoniere di Wall Street anticipa tutti i potenziali concorrenti, aprendo la pista democratica per la corsa alla Casa Bianca del 2020. E' la prima fra i grandi nomi a fare questo passo, annunciandolo in un video di quattro minuti e mezzo nel quale spiega che alcuni dei temi che hanno fatto parte del suo percorso politico saranno alla base della sua prossima corsa presidenziale, dall'uguaglianza economica al ruolo di monitoraggio del governo sulle maggiori corporation. E afferma: “La middle class americana è sotto attacco. Come ci siamo arrivati? I miliardari e le grandi società hanno deciso che volevano di più della torta e hanno ingaggiato politici per tagliarsi una fetta più grossa”. A questo proposito, Warren spiega che “i politici guardano dall'altra parte, mentre le grandi compagnie assicurative negano ai pazienti una copertura salva-vita, mentre le grandi banche strappano i consumatori e mentre le grandi compagnie petrolifere distruggono questo pianeta”.