Non ci sarà alcun arresto per ora. L'ormai ex presidente della Bolivia, Evo Morales, riparerà in Messico, dove i media locali hanno riportato l'annuncio dell'intesa raggiunta con il governo per ospitare il dimissionario leader del Mas, oggetto di un mandato di arresto. L'ufficialità sarebbe stata data dal ministro degli esteri messicano, Marcelo Ebrard, accettando quindi la richiesta che Morales aveva formalizzato alcune ore prima. E, mentre l'ex presidente continua a denunciare il tentativo di golpe e gli “atti violenti” messi in atto nei suoi confronti e di altri rappresentanti del suo governo, la situazione in Bolivia resta complicata e non solo per il fermento dato dalle dimissioni forzate di Morales. Il buco lasciato alla presidenza, infatti, è accompagnato da quelli che contraddistinguono anche le cariche immediatamente inferiori visto che, assieme a Morales, si sono dimessi anche il vicepresidente, Álvaro García Linera, la presidente del Senato, Adriana Salvatierra, e il presidente della Camera, Víctor Borda.
Caos governo
Il Paese andrà sicuramente a nuove elezioni ma resterà da capire chi sarà a guidarlo a questo nuovo appuntamento elettorale. Gli indizi sembrano portare alla seconda vicepresidente del Senato, Jeanine Añez Chavez, appartenente all'Unione Democratica. Uno step tutt'altro che facile, perché il partito Mas, ancora fedele a Morales e maggioritario in Parlamento, non sembra bendisposto nei confronti di Chavez e, più in generale, nell'accettare il governo di transizione. Quella che, a logica, sembra essere la soluzione più logica vista l'assenza di un presidente e la necessità di un esecutivo che indica le elezioni. Al momento, però, siccome è il Parlamento che dovrà approvare la formazione e l'insediamento di un eventuale governo, la situazione in Bolivia resta in fase di stallo e non è detto che Jeanine Chavez, che ha comunque dato disponibilità, vada a prendere le redini del Paese per traghettarlo alle elezioni.
Nel frattempo, il Paese continua a imperversare nel caos, con alcuni episodi di saccheggio e violenza che hanno scandito l'intera giornata del dopo-Morales. L'ex presidente, intanto, ha fatto momentaneamente perdere le sue tracce, in attesa di trasferirsi in Messico, da dove seguirà gli sviluppi della situazione politica in un Paese che, per la prima volta dopo 13 anni, non avrà lui al comando.