Un breve lancio d'agenzia nel primo pomeriggio annunciava che è stato sciolto il nodo intorno alla nave Aquarius, a cui la Francia nelle scorse ore aveva chiuso il porto di Marsiglia. Parigi aveva infatti raggiunto un accordo con Portogallo e Spagna per accogliere i 58 immigrati a bordo: ai tre Paesi nelle scorse ore si è aggiunta anche la Germania. La nave attraccherà a Malta, le cui autorità precisano: “Una volta sull'isola (gli immigrati, ndr) saranno immediatamente trasferiti”.
L'iniziale “no” della Francia
La presa di posizione della Francia aveva suscitato polemiche. Il deputato francese di Les Republicains, Eric Ciotti, eletto nella circoscrizione delle Alpi Marittime (Nizza), aveva lanciato un monito: “Nessun porto francese deve diventare Lampedusa”. Dall'altra parte delle Alpi, pronta la risposta su Twitter del presidente della commissione per le Politiche Ue della Camera, Sergio Battelli. ''Non voglio essere volgare: sui migranti Macron è buonista quando si tratta di criticare le politiche altrui e spietato quando si tratta delle proprie. A giugno ci definiva 'vomitevoli', oggi la Francia chiude i porti ad Aquarius. Qual e' la sua vera faccia? A voi la risposta”, il suo commento.
L'appello dell'equipaggio
Ora la situazione si sarebbe dunque sbrogliata. Si attende l'attracco al porto di Malta. In mattinata dall'equipaggio era giunto l'appello a far attraccare la nave e sbarcare le persone a bordo quanto prima. “Al momento abbiamo 58 persone a bordo che sono state soccorse nel corso di due operazioni, una giovedì e una sabato. In questo momento abbiamo la necessità di sbarcare in fretta perchè non possiamo tenere queste persone a tempo indefinito a bordo, ci sono anche 16 bambini, tanti nuclei familiari”. Lo ha detto Alessandro Porro, soccorritore a bordo della nave Aquarius ai microfoni di InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.