Non si arresta la serie di incendi che sta devastando da giorni l'Australia. Sydney oggi è stata avvolta da una densa coltre di fumo che ha reso scarsamente visibile il suo skyline mentre i roghi si stanno propagando nella parte orientale e meridionale del Paese. Già nei giorni scorsi il fumo proveniente dai roghi aveva creato seri problemi alla qualità dell'aria nella città più popolosa dell'Australia. Nel Galles del Sud i livelli di inquinamento atmosferico hanno superato di 10 volte gli standard nazionali. Nello stato della Victoria del sud è stato diramato un allerta da codice rosso, per la prima volta in 10 anni.
Emergenza senza precedenti
Quattro le vittime finora accertate, oltre 150 case distrutte. Con più di 80 focolai di incendi in tutto il Paese, la situazione è ormai fuori controllo. Venti forti dai 70 ai 90 chilometri all'ora, caldi, aiutati da temperature torride a 40 gradi diffondono le fiamme che attecchiscono sulle sterpaglie, rami e foglie secche. Anceh nelle prossime ore sii prevedono temperature superiori ai 40 gradi una situazione “catastrofica”, come dichiarato dai vigili del fuoco. Nei prossimi giorni le case a rischio saranno oltre 100mila: “Le condizioni dovrebbero peggiorare” ha dichiarato il commissario per i servizi antincendio del Nuovo Galles del Sud, Shane Fitzsimmons. La zona più minacciata è la vasta regione che circonda Sydney, il Nuovo Galles del Sud (New South Wales) e il Queensland. “Questa è una un'emergenza senza precedenti. Abbiamo già avuto incendi significativi nella costa nord del Nuovo Galles del Sud. Ma mai così. Alcuni di questi incendi superano i 100mila ettari. Parliamo di un perimetro di fuoco di mille chilometri”. E le temperature non sono destinate a calare.