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Magdeburgo, il dolore della Germania. Schengen in pericolo

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Foto di Maheshkumar Painam su Unsplash

A Magdeburgo, e nel resto della Germania, è il tempo del dolore dopo l’attentato che ha falciato la vita di 5 persone, tra le quali un bambino di nove anni, e ferite altre 200. Il mercatino è stato chiuso, le luci della festa si sono spente e centinaia di persone hanno deposto fiori e peluche su un memoriale improvvisato vicino al luogo della tragedia. A pochi metri di distanza da dove era gioia e allegria, in serata in migliaia sono rimasti al freddo illuminati dalle candele nella piazza della cattedrale per una veglia commemorativa alla quale hanno partecipato il cancelliere Olaf Scholz e il presidente Frank-Walter Steinmeier, riferisce l’Ansa. Per tutta la giornata gli abitanti della cittadina della Sassonia hanno lasciato candele, fiori, biglietti e giocattoli per bambini presso la chiesa Johanneskirche. “Il Natale è finito”, ha tristemente ammesso il consigliere comunale, Ronni Krug. “Quello che era un paese delle meraviglie invernale ora è diventato un luogo da incubo”, ha aggiunto un uomo che ha assistito alla tragedia. Molti i gesti di solidarietà, a partire dalle donazioni di sangue, fondamentali per i feriti, tanto che l’ospedale universitario, in collaborazione con la Croce Rossa tedesca, ha deciso di organizzare una sessione straordinaria di donazione del sangue anche lunedì. Il lutto raggiunge anche i campi di calcio. La Deutsche Fussball Liga (Dfl) ha annunciato che in tutte le partite di calcio dei due massimi livelli della Bundesliga di questo fine settimana verrà osservato un minuto di silenzio per onorare le vittime dell’attentato. I calciatori tedeschi hanno indossato la fascia nera al braccio in omaggio alle vittime. “Il calcio tedesco è sconvolto da questo attacco e in questo momento difficile i suoi pensieri sono rivolti alle vittime e alle loro famiglie”, afferma la Dfl in una nota.

Foto di Oliver Guhr su Unsplash

Magdeburgo-Germania

Nell’era della Fortezza Europa, con Schengen sempre più in pericolo, l’attacco di Magdeburgo segna un nuovo spartiacque. L’intero arco democratico del continente si è stretto intorno a Berlino, esprimendo solidarietà per la strage “vile, folle e brutale” – nelle parole più usate dai vertici Ue – che a una manciata di giorni da Natale ha colpito oltre duecento vite innocenti in una serata di festa, spezzandone cinque. Ma, nonostante il gesto sia stato compiuto da un islamofobo dichiarato, l’ultradestra europea è andata subito al contrattacco su migrazione e Islam. Sostenuta oltreoceano da Elon Musk, che a poche ore dal suo lapidario endorsement all’AfD, ha di nuovo attaccato duramente il cancelliere tedesco Olaf Scholz – già definito “uno stupido” non più tardi di un mese fa – bollandolo come “un idiota incompetente” e chiedendone le dimissioni immediate. Dopo le prime reazioni scioccate alle immagini strazianti giunte dalla Germania, sui social si sono moltiplicati gli appelli dell’Ue a non lasciare vincere l’odio, in sintonia con l’esortazione all’unità lanciata dal cancelliere tedesco a Magdeburgo.

 

 

Giacomo Galeazzi: