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I tre splendori di Dio che fanno muovere il mondo

«Una sola è la natura divina: sostanza smisurata, increata, fuori del tempo, ottima, libera, degna di uguale onore; un solo Dio che nei suoi tre splendori fa muovere il mondo». Sono le parole di San Gregorio Magno. Le sue opere sono state fondamentali nei primi secoli della Chiesa per elaborare la dottrina sulla Trinità ma compose anche questo bellissimo poema che abbiamo citato, Il carme sullo Spirito Santo, che inizia riconoscendo che attraverso la terza Persona divina, lo Spirito Santo, si conosce Dio e che è questa conoscenza che trasforma l’uomo. È questo dono che ci fa scoprire i meravigliosi progetti di Dio per noi, comprendiamo la nostra vocazione, la missione che Dio ci ha dato per la Salvezza.

Il battesimo che abbiamo ricevuto da piccoli ci è stato impartito nel nome della Trinità: in questo modo la Chiesa ci ha resi partecipi della vittoria di Cristo sulla morte, ci è stato fatto dono della sua natura incorruttibile. Dio si è manifestato come “comunione”, Padre Figlio e Spirito Santo. Uno in tre, perché Dio è comunione.

In questa solennità però non celebriamo soltanto un dogma o un concetto teologico ma festeggiamo una realtà di cui possiamo sperimentare la verità ogni giorno quando lo Spirito Santo agisce in noi: con lo Spirito di Gesù vediamo realizzata questa comunione nella nostra vita, attraverso il perdono che Dio ci dona e che noi possiamo a nostra volta dare agli altri: la comunione non è uno sforzo, un esercizio di virtù, ma un regalo, un dono gratuito, che viene dall’alto, viene dal Cielo.

Questa esperienza si può così realizzare nel tuo ufficio, con tuo marito o tua moglie, con i figli, nelle nostre parrocchie, con tutti: proprio perché non è opera nostra! Questa è l’esperienza della Trinità, della presenza di Dio in noi!

Quando c’è divisione, vendetta, invidia, maldicenza, tristezza, c’è lo spirito del “divisore”, del demonio. Ma quando c’è un cristiano, lui porta con sé la Trinità, questa comunione, questo Amore gratuito, soprannaturale, incomprensibile per il mondo che non conosce Dio e che quindi non riesce a capire cosa sia la Trinità.

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