La voce degli ultimi

sabato 2 Novembre 2024
21.3 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

sabato 2 Novembre 2024

Trasformismo e giri di valzer: la politica del Belpaese

Quante volte, in questi giorni, avete sentito parlare, ma soprattutto letto, di giri di valzer della politica, e dei politicanti. Tante persino, troppe, al punto da averne fatto indigestione. E qel modo di dire, giro di valzer, significa “repentino mutamento dellā€™atteggiamento nei confronti di qualcuno“, in genere in politica. Il conio della frase lo si deve al cancelliere tedesco von BĆ¼low e faceva fa riferimento (nel 1902) allā€™avvicinamento, ritenuto ā€œinnocuoā€, dellā€™Italia ai Paesi della Triplice Intesa, pur facendo parte della Triplice Alleanza. Quindi i tedechi codificano il modo, ma il mezzo ĆØ tutto un parto italiano. Dal quale, forse, non ci siamo mai affrancati.

Del resto nel Belpaese non sono di moda solo i giri di valzer. Per chi ha una certa dimestichezza con il vocabolario della politica, l’attuale fase storica richiama alla mente l’epoca del trasformismo. Ovvero una prassi di governo fondata sulla ricerca di una maggioranza mediante accordi e concessioni a gruppi politici eterogenei, e talvolta a singoli esponenti di un partito avverso, allo scopo di impedire il formarsi di una vera opposizione, con particolare riferimento a quella inaugurata dallo statista Agostino Depretis negli anni successivi al 1880. Si, 142 anni fa, ma sembra oggi. Anzi, quel trasformismo, associato ai giri di valzer, ĆØ stato affinato, reso piĆ¹ fluido, in linea con i tempi moderni. Ma invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia, come insegna la matematica.

Al di lĆ  delle teorie, premessa necessaria per addentrarci in una giungla tanto fitta quanto piena di trappole, per riprendere il contatto con la realtĆ  occore partire dal tema dominante, ovvero la rottura di Calenda con Letta e la possibile intesa del leader di Azione con Matteo Renzi e la sua Italia Viva. I numeri, prima di tutto. Con la rottura dellā€™alleanza con il Pd e la nascita, possibile, di quella con il senatore fiorentino, Azione regala a Lega, FI e FdI la possibilitĆ  di ambire al 46 per cento dei voti, al 61 per cento dei seggi alla Camera e al 64 per cento al Senato. Cifre e stastiche sono figli legittimi di sondaggi e proiezioni, basate su algoritmi, cosi tanto in voga di questi tempi. Dunque, basta spostare una pedina, come sulla scacchiera, e lo scacco matto diventa la mossa del cavallo. Dopo i giri di valzer dei giorni scorsi, e la rottura apparentemente definitiva tra Azione e Pd, lā€™istituto Cattaneo ha prontamente aggiornato le stime pubblicate il 27 luglio, assumendo che Carlo Calenda e Matteo Renzi riescano ad accordarsi per presentare una lista comune, indipendente dai principali schieramenti.

Al momento, questa sembra lā€™unica possibilitĆ , benchĆ©, a dirla tutta, le premesse non consentono di avere alcuna certezza per gli sviluppi futuri. Calenda non puĆ² presentare liste da solo senza raccogliere le firme richieste dalla legge sul procedimento elettorale, perchĆ© la peculiare alleanza che siglĆ² con il Pd per le europee (quando, parole sue, Ā«era ancora iscritto al Pd e Siamo europei non era un partitoĀ») non ebbe nessuna declinazione giuridica in sede di presentazione delle candidature. Dā€™altro canto, ĆØ pressochĆ© impossibile che Azione riesca a raccogliere 30 mila firme certificate tra il 13 e il 22 di agosto. Dunque, nel negoziato con Renzi, Calenda parte piĆ¹ debole di una settimana fa. Anche a essere ottimisti, i seggi potenzialmente oggetto del negoziato tra i due leader non sono molti di piĆ¹ di quelli stimati dallā€™analisi del Cattaneo, che prende per buone le medie dei sondaggi giĆ  pubblicati e assume che a oggi, insieme, ma senza +Europa, potrebbero ambire al 6 per cento. Tuttavia, l’istituto Cattaneo esclude che il centrodestra unito possa ottenere i due terzi dei seggi parlamentari, utili per poter approvare in autonomia riforme della Costituzione senza passare dal voto popolare.Ā Stando ai dati, secondo l’istituto il centrodestra dovrebbe ottenere il 46% dei consensi, il M5s circa l’11%, Italia Viva e Azione si attesterebbero al 6% mentre il centrosinistra si attesterebbe al 30%.

Il quadro, come s’intuisce, resta molto dinamico e nulla puĆ² essere dato per scontato. Del resto pure nel centrodestra nulla ĆØ come sembra. Sotto l’apparente calma, si va consumando un durissimo scontro fra la Meloni e Salvini su chi deve essere il premier in caso di vittoria della coalizione. La tesi della leader di Fratelli d’Italia ĆØ netta. in base alle regole del cartello eletorale chi prende un voto piĆ¹ degli altri esprime il capo del governo. Come sostengono molto analisti a sinistra si litiga prima, a destra dopo. Del resto nel Paese dei giri di valzer come regola, la tal cosa non stupisce affatto, anzi rafforza tesi e teorie. Non solo.

Le fughe da Forza Italia (Gelmini, Brunetta, Carfagna solo per citare i nomi piĆ¹ famosi) sono li a dimostrare come certi atteggiamenti non siano ad appannaggio di una sola parte, ma rappresentano un patrimonio comune del panorama politico italiano, dove un poste al sole vale piĆ¹ di un un posto nella storia. Ammesso di considerare questi attori in scena, pronti a recitare a soggetto, degni della parola storia. Il cui valore intrinseco viene troppo spesso contrabbandato con la realtĆ .

Nel frattempo il centrodestra ha giĆ  confezionato il proprio programma di governo. Da Ā«Italia a pieno titolo parte dellā€™Europa, dellā€™Alleanza atlantica e dellā€™OccidenteĀ», punto numero 1, fino al punto 15: Ā«Giovani e sportĀ». Il libro dei buoni propositi ĆØ scritto e ha un titolo Ā«draghianoĀ»: Ā«Italia domaniĀ», come quello governativo sul Pnrr. Il documento ĆØ stato consegnato ai leader di partito e dunque il tavolo di coalizione ha ufficialmente chiuso i suoi lavori. Resta aperto quello sui collegi, fin qui un autentico tour de force che ha messo severamente alla prova, giorno e notte, gli Ā«sherpaĀ» dei partiti. PerchĆ© per i giri di valzer e trasformisti bisogna tenere la porta aperta sino all’ultimo minuto. Questa ĆØ l’Italia di oggi ma sembra quella del 1800…

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario