Nel periodo estivo che stiamo vivendo, purtroppo, il carrello della spesa delle famiglie italiane, ha un costo notevole. Allo stato attuale, stiamo registrando ancora aumenti e, rispetto a quelli del 2022 e 2023, i prezzi sono ancora più elevati. A tal proposito, vorrei ricordare che, i tassi di inflazione, si sommano e, anche se la curva ascensionale sale di meno, i prezzi al consumo, continuano a subire incrementi. In particolare, questi ultimi, si percepiscono maggiormente nei prezzi del settore agroalimentare in cui, anche nell’anno in corso, si stanno verificando incrementi nell’ordine del 2 – 3%.
Basti pensare che, per quanto riguarda la quotidianità delle famiglie, la spesa per i generi alimentari, sta costando mediamente quasi duemila euro in più all’anno. I cittadini, quindi, fanno sempre più fatica da acquistare i prodotti necessari alla spesa di tutti i giorni.
Tutto ciò non va per niente bene e si riverbera in maniera molto negativa sul potere d’acquisto delle famiglie, già duramente provate dai rincari complessivi degli ultimi anni. Inoltre, il mancato adeguamento di stipendi e dei rinnovi contrattuali, unito al taglio delle pensioni rispetto all’inflazione, crea una situazione ancora più difficile a cui è necessario fare fronte, mettendo in campo misure adeguate al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini in difficoltà.