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Seguire Cristo significa cambiare tutta la nostra vita in un dono d’Amore

Foto di Neal E. Johnson su Unsplash

Sembra facile dire “Signore voglio seguirti dovunque Tu vada”, come fecero anche i discepoli e San Pietro con Gesù. Tante volte anche noi siamo stati come quell’uomo che davanti all’invito del Signore a fare la Sua volontà, abbiamo risposto “non ne ho voglia”. Abbiamo preferito i nostri progetti, quello che ci sembrava più giusto fare: la volontà di Dio non è sempre facile ma dimentichiamo che Lui ci dona lo Spirito Santo, che non dobbiamo fare tutto con le nostre forze e che le vie di Dio sono impervie ma sempre portano alla nostra felicità.

“Fatti, non parole”, non è solo lo slogan di una famosa pubblicità del Carosello di molti anni fa, ma anche quello che conta nella nostra vita: “Ed è chiaro che a compiere la volontà del Padre con i fatti fu colui che aveva detto: Non voglio, ma dopo si recò a lavorare nella vigna. Chi infatti promette a parole, ma non agisce con i fatti, si rifiuta di compiere la volontà del Padre.”, scriveva Origene commentando il Vangelo di questa domenica.

La conversione è un cammino, giorno per giorno, appoggiati al Signore, consapevoli della nostra debolezza, anche delle nostre cadute. È percorrere una strada che va verso il Cielo, non a parole ma confidando in Gesù. Per questo quello che conta anche oggi è saper tornare indietro dalle nostre pretese, dalle vie che ci allontanano da Dio e scegliere di camminare dietro a Cristo.

Cristo dice infatti che in cielo, quando un peccatore si converte e fa penitenza, per il Padre e gli angeli è sommo e incomparabile gaudio. Per questo proclama: “Voglio l’amore e non il sacrificio (Os 6,6)”, commentava così la conversione dell’uomo San Clemente Alessandrino. Perché seguire Cristo non è osservare una legge, ma cambiare tutta la nostra vita in un dono d’Amore.

mons. Antonio Interguglielmi: