Sono passati più di tre anni da quando iniziava l'avventura di In Terris e mai avrei immaginato il compiacimento di così tanti lettori. La vostra risposta, il gradimento e l'interazione crescente hanno dato grande fiducia ad una redazione originale e vivace impegnata a mettere al primo posto quanti non hanno voce, i più deboli, a denunciare le ingiustizie e a promuovere quei valori tanto bistrattati e in via di estinzione. La sfida del comunicare, dell'informare aldilà delle logiche del branco mediatico, continuerà ad essere l'ostinata modalità di questa nuova versione di In Terris. Il cambiamento non è semplicemente estetico. Non è un colpo di cipria che nasconde ma non guarisce le imperfezioni. È un cambio di passo profondo, impostoci dal crescente successo, oltre che dall'importanza dei valori di cui In Terris sin dal suo primo vagito si è fatto portatore.
La sfida di questo quotidiano è quella di aiutare a riflettere. Vogliamo anche contribuire a educare una società ferita dall'individualismo e da un egoismo spietato. Andare contro l'indifferenza, affinché il dialogo ritorni a costruire ponti tra le varie culture e tradizioni. Insieme a Papa Francesco vogliamo abbattere ogni muro, sinonimo di divisione e contrasto. Dare spazio a quel bene che oggi manca, piuttosto che a un male continuamente propagato, può sembrare démodé ma è un qualcosa che ci appartiene. Ci piace, infatti, analizzare la storia partendo dalla sua bellezza, per invogliare i lettori a prendere spunto dagli esempi positivi che contribuiscono a edificare la nostra umanità. Così facendo il giornale online diventa una piazza, una casa accogliente nella quale chiunque può trovare posto pur nella diversità delle opinioni, le quali non devono mai diventare motivo di intolleranza.
La scommessa che continuiamo a proporre è quella di un incontro non solo intellettuale ma tra esperienze di vita diverse capaci di formare quelle coscienze affievolite dalla sfiducia. In Terris vuole parlare ai vostri cuori e contestualmente essere aperto ai vostri pensieri, proposte e iniziative. Sulla scorta dell'insegnamento di don Oreste Benzi – fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII a cui appartengo – vero ispiritatore di questa nostra avventura editoriale, che mi ha trasmesso, tra i diversi valori, quello del dialogo, della verità e della giustizia.