Per il mondo del calcio, quella appena trascorsa, non ĆØ stata una gran giornata. Il Consiglio dei ministri, non senza una certa sorpresa ha fatto saltare la proroga agli sconti fiscali per gli sportivi, che avrebbe consentito ai club di Serie A di attirare i calciatori dall’estero durante il mercato invernale. Dopo un’accesa discussione in Cdm, come raccontano alcune fonti, il governo ha scelto di mantenere la stretta che scatterĆ da gennaio e che ĆØ stata introdotta con uno dei decreti legislativi attuativi della delega fiscale. Soddisfatta la Lega, che definisce “immorali” gli sconti e invita a investire sui “giovani italiani e non su stranieri strapagati che peraltro sono spesso scarsi”.
Un atto di buonsenso, considerando gli sforzi a cui andranno incontro gli italiani con i paventati aumenti, frutto di un palleggiamento politico con Fdi. Nel tradizionale decreto legge di fine anno, il celebre Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei ministri, non c’ĆØ stato spazio neanche per le misure sui balneari. Ma nonostante ciĆ², arriva l’invito di Fratelli d’Italia ai Comuni a mantenere per tutto il 2024 le concessioni esistenti āin attesa della normativa definitiva che ponga fine alla procedura di infrazione e dia finalmente certezza agli operatoriā.
Il tema, come ĆØ noto, ha una grande valenza elettorale, oltre che economica. E la materia deve essere gestita con cautela. Anche FI scende in campo sul tema: āSbagliano i comuni che vogliono imporre procedure non necessarie, difendiamo le imprese e chiediamo chiarezzaā, rivendicano il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri e la deputata Deborah Bergamini. Calciatori e balneari a parte, sono perĆ² numerose le proroghe in arrivo anche per il 2024. Niente adeguamento Istat per un altro anno per gli edifici affittati dalla P.a a fini istituzionali e una proroga fino a fine luglio dell’indizione di concorsi per l’assegno di ricerca negli Atenei, cosƬ come spunta l’esonero dall’insegnamento per i vicepresidi delle scuole.
Arriva anche la proroga sulle estrazioni settimanali aggiuntive di Lotto e Superenalotto con le risorse ricavate da destinare al Fondo per le emergenze nazionali e per tutto il prossimo anno i laureati in medicina e chirurgia abilitati potranno assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di medicina generale. Buone notizie per gli agricoli: per i trattori immatricolati tra il 1984 e il 1996 il termine per la revisione slitta dal 2023 alla fine dell’anno prossimo e arriva fino al 2025 per quelli immatricolati dal 1997 al 2019.
E sempre sul fronte dell’agricoltura arriva la proroga delle misure per il contenimento della ‘Xylella fastidiosa’. Infine, anche in questo ultimo provvedimento arriva qualche micro-intervento come i fondi per 250mila euro nel 2024 all’Accademia dei Lincei per garantire la prosecuzione delle attivitĆ della Fondazione “I Lincei per la scuola” e 100mila euro nel 2024 per il Comitato promotore delle celebrazioni legate alla figura di Pietro Vannucci detto “Il Perugino”.
Ora si apre la partita parlamentare con diversi fronti ancora aperti. Uno fra tutti ĆØ quello dello smartworking con i sindacati che, dopo l’ok alla proroga per il settore privato per fragili e persone genitori con figli under 14, chiedono di intervenire anche sui dipendenti della p.a. Una richiesta, perĆ², che ĆØ onerosa e che, fino a questo momento non ha trovato spazio nĆ© nella manovra nĆ© nel decreto di fine anno. Quanto al superbonus la faticosa intesa in maggioranza ĆØ arrivata all’ultimo miglio, poco prima del Consiglio dei ministri. In un vertice con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano (la premier assente per malattia) ĆØ stato siglato l’accordo su un decreto ad hoc varato poi in Cdm.
La soluzione non scontenta nessuno: niente proroga, sulla quale il Mef aveva da subito fatto muro, ma la possibilitĆ per i redditi sotto i 15mila euro, di mantenere nei fatti l’agevolazione per intero attraverso un fondo per la povertĆ . Esulta Forza Italia che ha fatto di questo tema una propria bandiera. “L’intesa ĆØ frutto della nostra determinazione“, ĆØ il commento che arriva da molti deputati e senatori azzurri dopo il via libera al decreto che tra l’altro mette al riparo da penali chi non completerĆ tutti i lavori entro il 2023.
Ma il Tesoro puĆ² comunque rivendicare lo stop nei fatti a partire dal prossimo anno alla misura che Giorgetti ha piĆ¹ volte definito “radioattiva” per il suo portato sul debito pubblico. Gli unici che potranno usufruire ancora dell’agevolazione in una cifra superiore al 70% prevista dal primo gennaio saranno infatti – in base al provvedimento approvato – i contribuenti con reddito fino a 15mila euro. Per questa fascia di cittadini viene infatti istituito un Fondo, le cui modalitĆ di accesso saranno stabilite dal Mef, e che servirĆ a ottenere un contributo per le spese sostenute dal primo gennaio 2024 e fino a ottobre. “Lo Stato – spiega il leader azzurro Antonio Tajani – pagherĆ la differenza tra il 70% e il 110%”.
Altra novitĆ del decreto ĆØ la possibilitĆ per i contribuenti che non hanno completato i lavori entro fine anno di non restituire i benefici maturati a tale data. Salvi – dunque – tutti i lavori che sono stati certificati entro la fine del 2023. Dal primo gennaio 2024 si passa al sistema del credito d’imposta che puĆ² essere richiesto sul 70% delle spese sostenute. In mancanza del doppio salto energetico si entra nel regime ordinario al 50%. Nel decreto Superbonus arrivano poi, come preventivato nei giorni scorsi, una stretta sul Sismabonus e una sulle barriere architettoniche. Nel primo caso, spiegano fonti di Palazzo Chigi “vengono inserite verifiche piĆ¹ puntali per limitare l’agevolazione soltanto agli edifici effettivamente danneggiati da eventi sismici”.
Sul bonus barriere dal primo gennaio 2024 la cessione del credito viene consentita per le parti comuni dei condomini con uso abitativo e alle persone fisiche con redditi inferiori a 15mila euro. Un limite che, chiaramente, non si applica alle persone con disabilitĆ . Il decreto superbonus si attira le critiche dell’opposizioni. Un “teatrino indecoroso”, dicono dal Pd mentre M5s parla di “maggioranza in stato confusionale”. Dalla minoranza, pentastellati in primis che hanno partecipato alla manifestazione degli esodati del Superbonus al Pantheon, erano arrivati emendamenti alla manovra che prevedevano tra l’altro la proroga della misura. Sul superbonus dice il deputato M5s Agostino Santilli “sarebbe lo sblocco dei crediti fiscali. Un nostro emendamento in tal senso alla Legge di bilancio ĆØ stato bocciato”.
La manovra ĆØ arrivata nel frattempo al suo rush finale in Aula alla Camera. Il via libera ĆØ previsto per la serata di oggi. Niente da fare per la proposta di modifica targata Pd che proponeva un congedo parentale di 5 mesi per entrambi i genitori, votato da tutte le opposizioni. “Meloni – attacca la segretaria Dem Elly Schlein – rompe il soffitto di cristallo sulle altre donne”.
Infine il Pnrr, una Una boccata dāossigeno per lāItalia. La Commissione europea, infatti, ha versato la quarta rata del Pnrr e il nostro Paese porta in cassa altri 16,5 miliardi di euro. Cifra che aggiorna il totale delle risorse ottenute finora a circa 102 miliardi, ovvero piĆ¹ la metĆ dei 209 miliardi previsti dagli accordi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il percorso, perĆ², non ĆØ stato facile. Ci sono volute settimane di negoziati, a volte con qualche tensione di troppo, ma il governo ha portato comunque a casa la modifica degli obiettivi senza perdere un centesimo delle risorse europee. Il nuovo pagamento, infatti, ĆØ legato al conseguimento di tutti i 28 obiettivi e traguardi legati alla quarta rata, come accertato dallāUe. Al netto dei tecnicismi una buona notizia, vera non presuntaā¦