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Rincari: peggior qualità della vita e ricaduta economica negativa

Foto di Alex Barcley da Pixabay

Il costo per la spesa quotidiana per le famiglie italiane, purtroppo, continua ad aumentare. I prezzi dell’energia però, sono inferiori rispetto al balzo enorme di due anni fa e, i generi alimentari sui mercati internazionali, vengono acquistati ad un prezzo più basso; pertanto, ci aspettavamo un calo dei prezzi della spesa per i cittadini italiani ma ciò, attualmente, non è avvenuto ma, anzi, in alcuni casi, ci sono stati pesanti rincari.

Tutto ciò grida alla speculazione: c’è qualcuno che ci guadagna troppo mentre invece, le famiglie italiane, fanno fatica ad acquistare i prodotti necessari alla vita quotidiana. Basti pensare che, secondo gli studi che abbiamo effettuato, per un piatto di pasta, nel 2022, al netto dei costi energetici, bastavano 35 centesimi mentre oggi ne occorrono 58.

Gli aumenti totali per i generi alimentari, si attestano mediamente sui duemila euro l’anno e questo fa sì che, le famiglie, abbiano una peggiore qualità della vita delle famiglie, ma anche una ricaduta negativa su tutta l’economia del Paese. Occorre invece mettere in campo le misure adeguate a far sì che, la qualità della vita dei cittadini migliori e si possano creare le condizioni per dare un lavoro dignitoso ai giovani.

A tal proposito, per fermare le speculazioni in atto, è necessario che, le istituzioni preposte, convochino ad un tavolo di confronto le varie organizzazioni imprenditoriali e del commercio e si facciano spiegare le motivazioni per le quali, i prezzi, non diminuiscono a fronte del loro calo sui mercati internazionali. In queste settimane stiamo registrando aumenti clamorosi dei bilanci da parte dei gestori energetici e dei servizi bancari, ma una maggiore povertà delle famiglie. Occorre intervenire con celerità.

Rosario Trefiletti: