L’anno appena iniziato, sulla scia di quanto accaduto in quello appena terminato, sarà contrassegnato da aumenti che andranno a gravare sulle famiglie e, di conseguenza, sui consumi che, in questo periodo, hanno avuto dei riflessi anche sui prodotti agroalimentari e dolciari, come ad esempio il cioccolato che, in un anno, ha subito un raddoppio d ei prezzi al consumo. Nel 2024 poi, si sono verificati anche aumenti nel settore dei trasporti, dei pedaggi autostradali, degli affitti e delle polizze assicurative le quali, se non si porranno in essere misure adeguate, avranno ulteriori conseguenze nefaste sulla vita quotidiana delle famiglie in termini di riduzione dei consumi nel corso di tutto il 2025. Tutto ciò, secondo le ultime stime effettuate, rischia di tradursi in un incremento medio del costo della vita pari a oltre 1260 euro annui.
Speriamo quindi che, si attuino al più presto gli investimenti necessari nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche di quelli industriali e produttivi, i quali permetterebbero la crescita del lavoro dignitoso, degli stipendi e delle pensioni, condizioni indispensabili per l’incremento delle capacità complessive del sistema Paese nella sua interezza verso cui è necessario tendere senza riserve, pena il peggioramento della situazione. In altre parole, occorre mettere in campo misure decise, come ad esempio il salario minimo garantito e la patrimoniale per le grandi ricchezze, contribuendo così a far stare meglio chi vive in condizioni di grave fragilità economica, come viene fatto anche in Svizzera Percorrendo questa via inoltre, si salvaguarderà il potere d’acquisto delle famiglie e si incentiveranno i consumi, creando così i presupposti per un rilancio dell’economia e per un futuro più equo e maggiormente attento ai cittadini che versano in condizione di fragilità sociale ed economica.