Quando una folla numerosa comincia a seguirlo, Gesù improvvisamente si volta e spiega cosa vuol dire percorrere le Sue strade, non vuole che qualcuno si inganni: “Se uno viene dietro a me e non odia il padre, la madre, la moglie, i figli…” la prima condizione. Si, il testo originale dice proprio “odiare”, oggi tradotto con più rassicurante “non mi ama più di…”.
Anche a noi oggi Gesù con questo Vangelo ci invita a seguire delle vie che sono molto lontane dal nostro modo di ragionare e, come ascoltiamo nella prima lettura del libro della Sapienza, che nessuno potrebbe comprendere se il Signore non ci avesse donato il Suo Spirito. Cristo lo ha fatto per noi con la Sua Croce: nessuna filosofia o teologia, infatti, ci avrebbe potuto spiegare meglio l’amore della Croce di Cristo, che è un’assurdità per la mentalità del mondo.
San Gregorio Magno, che abbiamo festeggiato ieri, scriveva nel suo commento a questo Vangelo di Luca: “È allora evidente che deve odiare il prossimo, pur amandolo, chi lo odia come fa con sé stesso. Noi infatti odiamo secondo giusti criteri la nostra vita quando non acconsentiamo ai suoi desideri terreni, quando ne spezziamo le brame e ci opponiamo alle sue voluttà. Trattata con tale durezza essa è condotta verso mete migliori e quindi diventa oggetto d’amore pur colpita da quella forma di odio”.
Il paradosso del comando di Gesù, apparentemente in contrasto con la Scrittura, si comprende se si tiene presente che l’odio richiesto dal Signore va verso tutto quello che ci allontana dalla via della vita, della felicità, della volontà di Dio: allo stesso modo l’altra condizione che Cristo ci presenta per seguirlo, quella di “rinunciare a tutti i beni” non è una chiamata alla povertà, ma alla libertà dalla schiavitù del possedere, dall’avarizia e dall’egoismo, che sono immagine della morte.
Una parola di questa domenica molto esigente: è questa la battaglia del cristiano che – ci dice ancora Gesù nel Vangelo – è come quel re che deve calcolare bene il suo esercito prima di decidere se entrare in guerra: il cristiano sa che non può contare su di sé per compiere questa Parola ma che è chiamato ad accogliere lo Spirito di Cristo che lo realizzerà in lui.
Scegliere la Volontà di Dio, seguire Cristo, prima degli affetti, del successo, dei soldi… per essere liberi, per scoprire che il frutto di questo Vangelo è la promessa che Gesù fa a chi, come gli apostoli, sceglie di seguire le Sue vie: “Tutto il resto vi sarà dato in abbondanza”.