“Amerai il Signore Dio tuo … e il prossimo tuo come te stesso“, il tema scelto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2024 – che si celebra ogni anno dal 18 al 25 gennaio – attinge al Vangelo di Luca. Queste parole, dette da Gesù ad un maestro della legge, sono state scelte da un Gruppo ecumenico locale del Burkina Faso, che rappresenta le varie tradizioni cristiane del Paese dell’Africa Occidentale. Il Gruppo ecumenico del Burkina Faso, coordinato dalla Comunità locale di Chemin Neuf, ha inoltre preparato i testi di commento, le preghiere e le indicazioni su come vivere questo momento e che saranno osservate da tutti i cristiani del mondo per celebrazioni di questa settimana per l’unità.
Dall’Africa arriva quindi quella spinta all’unità che viene sperimentata tutti i giorni. Il Burkina Faso è infatti una nazione a maggioranza musulmana che conta però una numerosa e vivace minoranza cristiana, circa 26% della popolazione.
Paradossalmente, ad unire i fedeli di Cristo in queste terre difficili, sono anche le persecuzioni. I jihadisti colpiscono chiese e comunità cristiane senza fare distinzione riguardo alla confessione. Preti, pastori e missioni di ogni tipo sono attaccati e molte sono le vittime che restano sul terreno.
Nel dolore provocato dalla violenza ma anche nella gioia di un popolo di Dio che manifesta la propria fede senza paura, in Africa si vive una prossimità tra comunità cristiane che favorisce la capacità di confrontarsi su quello che unisce.
I leader religiosi locali in Africa promuovono uno sforzo comune per la riconciliazione e il dialogo. Ma non ci sono solo le armi da far tacere, le Chiese africane hanno in molti casi creato un fronte comune valoriale che respinge le colonizzazioni ideologiche e gli attacchi alla vita portati con i guanti bianchi, come ricorda spesso Papa Francesco.
Nonostante la povertà, le guerre e l’instabilità in Africa le Chiese riescono a custodire uno spirito di fiducia e apertura alla vita che contamina tutta la Chiesa universale con nuovi fedeli e vocazioni alla vita consacrata. Nel continente cresce la fede e prosegue un difficile ma proficuo cammino di dialogo ecumenico.
E’ quindi di buon auspicio che i testi per la preghiera per l’unità dei cristiani 2024 siano stati preparati da una comunità cristiana africana che si sporca le mani ogni giorno nel dialogo interreligioso ed ecumenico. Questa cornice non è infatti così scontata. In Europa la guerra in Ucraina ha tracciato un solco profondissimo nel Mondo ortodosso; molte della Chiese che prima erano fedeli al patriarcato di Mosca, o che guardavano ad esso come un punto di riferimento, ora ribadiscono con orgoglio la loro autonomia.
Con lo scoppio del conflitto, anche molti cattolici dei Paesi dell’est, già segnati dalla dura esperienza dei regimi comunisti controllati dall’Unione Sovietica, si sentono ancora più distanti dai cristiani presenti nella Federazione Russa. Le ferite e le divisioni sono percepibili anche in Asia e America ma noi dobbiamo sforzarci a pregare come ci ha insegnato Gesù, che voleva che tutti i suoi discepoli fossero una cosa sola.