Dove sono? Sono fuggiti? Si sono nascosti? In tempi passati ci accompagnavano tanto nella quotidianità quanto nei momenti più solenni che contribuivano a rendere più vicini e più personali. Sembrava che tutto andasse bene. Così ne arrivavano di nuovi – ricordati, scoperti, proclamati. I bisogni umani aumentavano e la loro compagnia sembrava sempre più necessaria…
Non solo fungevano da consolazione ma erano anche un esempio. Con la loro vita dimostravano e davano prova del fatto che essere bravi, onesti e felici sia possibile, che valga la pena sacrificarsi, dimenticare evangelicamente se stessi per il prossimo. Con semplicità ed efficacia incarnavano il Vangelo provando che esso non fosse né utopia, né astrazione – e nemmeno una storia bella ma passata. Ma poi ad un certo punto della storia, difficile individuare quando, qualcosa di diverso è successo– già, ma cosa?
Tra noi, oggi ce ne sono tanti di loro, ma ci sembrano più lontani, meno conosciuti. Non riescono a vincere la gara con varie celebrità moderne che decisamente diventano più vicine a noi perché simbolizzano i nostri sogni più concreti. Loro invece sono quasi spariti dallo spazio pubblico che rendevano il nostro più vivibile, più intimo. La vita eterna, la salvezza oggi non sembrano essere realtà attraenti: la quotidianità è troppo veloce, troppo assorbente. Siamo troppo distratti per guardare in prospettiva, tendere lo sguardo al cielo. I nostri contatti alla fine non durano molto spesso risultano illusori. I nostri sogni che seguono la situazione moderna sembrano quindi più che raggiungibili, ci ingannano prima di essere realizzati. Rimaniamo da soli.
Vediamo e sperimentiamo sempre meglio che il successo e la ricchezza promesse non sono arrivate. Anzi, abbiamo perso anche il poco che avevamo. Non abbiamo più delle aspirazioni, delle prospettive. Siamo nel pianto. Tutto attorno, le nostre speranze e aspirazioni sono crollate. Nessuno ci rispetta. Nessuno ci ascolta. Non “contiamo” niente – e non possiamo fare niente. Possiamo solo andare avanti coi denti stretti.
L’ingiustizia che nel frattempo abbiamo sperimentato da tante persone ed istituzioni (anche nobili e, magari ecclesiastiche) ci ha lasciato molte ferite. Si, abbiamo sete e fame di giustizia – ma sembrano insaziabili. Rimane solo l’empatia. Forse una delle poche possibilità di consolazione. Una solidarietà amara con coloro che sono stati scartati come noi. Sono tanti! Ci chiediamo che cosa abbiamo fatto per essere trattati così? In fondo abbiamo sempre cercato di essere onesti, aperti, di avere il cuore puro, di portare la pace, essere costruttivi e positivi. Purtroppo, questo atteggiamento ha provocato solo le persecuzioni e i torti che ci hanno portati fino a qui, proprio dove siamo… Si, rimaniamo da soli e anche pregare non è facile. Rimangono solo lacrime e tristezza. La fede dei nostri anni giovanili, tanto ovvia non c’è più…
E proprio per tutto questo esistono loro. Sono più numerosi di qualche decennio fa perché sempre ne arrivano di nuovi, portati dalla situazione in cui ci troviamo adesso, dalla realtà concreta e quotidiana. Così possono essere con noi. Ci trovano nella nostra tristezza e perplessità. Sono l’altro lato della solidarietà, della misericordia, della ricerca della pace. Sono il volto mistico e tenero della povertà, il canto mai sentito prima delle lacrime. Portano l’accoglienza al silenzio, trasformano la sete e la fame nell’amore che non si cunsuma e non brucia. Operano discretamente ma con tanta tenerezza negli angoli più nascosti della nostra vita. Ci aiutano prima che riusciamo ad accorgercene nei nostri sforzi, quelli che facciamo per non perdere definitivamente la speranza, la fede, l’amore. Nonostante tutto. I nostri compagni sempre fedeli e ormai ritrovati. Dopo tanti anni di nostre illusioni.
Sono stati pazienti, sempre comprensivi e benevoli. Li ritroviamo ancora più vicini alle nostre vicende quotidiane. Niente di nuovo sotto il sole. Questa strada difficile che facciamo è quella di Gesù – e di coloro che lo hanno seguito e che lo fanno finora… I nostri compagni sempre presenti e sempre da ritrovare. I santi, i beati della Chiesa.