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Nuove linee guida per gli influencer: l’AGCOM al fianco dei minori e dei fragili

Lo scorso 10 gennaio l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – AGCOM, ha pubblicato le “Linee-guida volte a garantire il rispetto delle disposizioni del testo unico da parte degli influencer e istituzione di un apposito tavolo tecnico”. Da tempo gli operatori del settore attendevano questo documento e grande attenzione e risonanza è stata data alla pubblicazione delle linee guida in questo periodo storico, caratterizzato dalla attenzione mediatica nei confronti dell’operato di noti influencer. Tuttavia le linee guida rappresentano il frutto di un lungo lavoro di studio e analisi portato avanti dall’Autorità, nelle quali vengono individuate le disposizioni del Testo Unico dei servizi Media Audiovisivi che gli influencer saranno tenuti a rispettare e le misure necessarie a garantirne l’uniforme e coerente applicazione.

In primo luogo, bisogna considerare che le disposizioni non si applicheranno a tutti gli influencer, ma solo a coloro i quali: raggiungano un numero di follower pari ad almeno un milione; abbiano pubblicato nell’anno precedente almeno 24 contenuti aventi le caratteristiche definite dalle presenti Linee guida; c. abbiano superato almeno su una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio negli ultimi 6 mesi pari o superiore al 2%.

La disciplina prevista nelle Linee guida dunque troverà applicazione solo per quegli influencer la cui attività potremmo definire rilevante sia sotto il profilo soggettivo dei follower e dunque del seguito degli influencer, sia sotto un duplice profilo quantitativo relativo al numero di post e al valore di engagement rate medio.

La rilevante novità consiste nella applicazione agli influencer dei principi e i doveri contenuti nell’art. 4, comma 1, del TUSMA tra i quali il dovere di tutela della libertà di espressione di ogni individuo, della dignità umana, del principio di non discriminazione e di contrasto ai discorsi d’odio, della obiettività, completezza, lealtà e imparzialità dell’informazione, di contrastare le strategie di disinformazione, di tutela dei diritti d’autore e di proprietà intellettuale, della dignità della persona e della protezione dei dati personali, della promozione e tutela del benessere, della salute e dell’armonico sviluppo fisico, psichico e morale del minore, garantiti dalla Costituzione, dal diritto dell’Unione europea, dalle norme internazionali vigenti nell’ordinamento italiano e dalle leggi statali e regionali.

Ma soprattutto agli influencer si applicherà la disciplina contenuta in due importanti articoli del TUSMA, il 30 e il 37. La prima disposizione vieta agli influencer di pubblicare contenuti volti alla istigazione a commettere reati ovvero apologia degli stessi. Il secondo articolo – ossia l’art. 37 TUSMA – estende agli influencer la disciplina dettata dal TU per la tutela dei minori, vietando le trasmissioni televisive (in questo caso dovremmo dire i contenuti o i post) gravemente nocive allo sviluppo fisico, psichico o morale dei minori, e, in particolare, i programmi che presentano scene di violenza gratuita o insistita o efferata ovvero scene pornografiche.

Estesa agli influencer è anche la procedura sanzionatoria nel caso di violazione delle regole poste a tutela dei minori, con la previsione di rilevanti sanzioni economiche, sino alla previsione della sanzione della sospensione dell’efficacia del titolo abilitativo.

Si comprende che le disposizioni in esame non saranno applicabili in toto agli influencer basti pensare alla previsione del TU che consente la diffusione di contenuti lesivi per i minori fra le ore 23 e le ore 7 o in presenza di qualsiasi altro accorgimento tecnico in grado di escludere che i minori che si trovano nell’area di diffusione vedano o ascoltino normalmente tali programmi. Tale eccezione sarà difficilmente applicabile al campo degli influencer, in parte in quanto la globale accessibilità della rete internet rende pressoché impossibile la limitazione dell’accesso a determinati contenuti; in parte a causa della facilità di aggiramento delle regole pure esistenti sul divieto di accesso a siti o social network per i minorenni.

In ogni caso, queste disposizioni rappresentano un grande passo in avanti nella tutela dei minori e dei fragili dalla diffusione di contenuti non veritieri e lesivi dello sviluppo psico fisico. Certo la strada della tutela degli utenti da condotte lesive e pregiudizievoli è ancora lunga, ma le linee guida fanno auspicare l’imminente previsione di un diritto ad hoc degli influencer che sia in grado di tutelare utenti e influencer.

Appare orientarsi in questo senso anche l’iniziativa, pure prevista nelle Linee guida, di avviare un tavolo tecnico per la creazione di un codice di condotta che stabilisca le norme alle quali gli influencer dovranno attenersi. La partecipazione al tavolo tecnico è aperta anche coloro che operano nel campo dell’influencer marketing, non solo gli influencer stessi ma anche gli intermediari che agevolano le relazioni tra questi e le aziende. La decisione di istituire quindi un confronto stabile tra tutti i soggetti interessati sembra garantire la formazione di un codice di condotta attento alle esigenze delle categorie coinvolte e protettivo dei più fragili.

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