Malgrado tutto anche questo sarà un Santo Natale. Oggi Gesù nasce nonostante le barriere, le umiliazioni, le negazioni che vengono disseminate sul cammino del Bambino. La natività diventa Golgota negli scenari di guerra in Yemen, Siria, Afghanistan, Ucraina, Bielorussia e delle decine di conflitti dimenticati in Africa e in Asia.
Rimossi, ignorati, esclusi i genitori (come Maria e Giuseppe) di ieri e di oggi trovano rifugio solo nelle capanne della marginalità globalizzata di un mondo che cancella tutto ciò che contrasta con l’effimero e l’utile economico. Gesù viene alla luce nel buio di una mangiatoia mentre tutto intorno sembra proseguire come se nulla fosse. Invece da quell’angolo minuscolo della storia tutto inaspettatamente cambierà per sempre. E non sarà certo una gaffe burocratica di qualche organismo internazionale a impedire alla Stella Cometa di indicare all’umanità la via della Salvezza.
Quanti discendenti dell’assassino Erode cercano il nascituro per eliminarlo in una strage degli innocenti che ancora non ha fine. Dalle creature più indifese soppresse nel grembo materno, alle criminali politiche per la denatalità che cancellano future generazioni, dallo sterminio dei bambini ai quali mancano i farmaci basilari mentre si spendono miliardi per armamenti sempre più sofisticati e crudeli, all’infanzia ridotta alla fame e al gelo lungo le frontiere di “nonna Europa”. Ma quale nonna lascerebbe i nipoti morire di freddo davanti ai muri dell’indifferenza spietata e del calcolo geopolitico?
Mai quanto in pandemia l’egoismo uccide: che senso ha vincolare ai brevetti la diffusione di un vaccino che, come disse lo scienziato Sabin per l’antipolio, deve essere patrimonio dell’umanità e non strumento di tornaconto per l’industria farmaceutica? Papa Francesco ha ribadito la necessità di rendere universale l’accesso alla vaccinazione perché “nessuno si salva da solo”, lasciare miliardi senza immunizzazione equivale a condannarsi a continue mutazioni del virus e ad una emergenza senza uscita. Anche questa è l’avidità omicida dei moderni Erode.
La stessa che costringe famiglie sempre più disperate ad affidare i loro piccoli, come Mosè nel racconto biblico, alle acque in tempesta del Mediterraneo: ottomila bambini arrivati nel 2021 senza genitori, il doppio dello scorso anno. Quali ferite rimarranno nel cuore di questi bambinelli sopravvissuti alla brutalità di un tempo ostile e privo di Misericordia? Che adulti diventeranno i pargoletti che il terzo millennio rifiuta? Non c’è notte così buia da impedire al sole di sorgere così non può esistere rimozione più ostinata in grado di cancellare lo spirito di un Dio che si fa bambino.