Abbiamo sofferto per loro, abbiamo pianto quelli che non ce l’hanno fatta, ci siamo emozionati per quanti hanno superato l’attacco del coronavirus. In generale abbiamo temuto per la loro sorte ed abbiamo messo in campo ogni sorta di precauzione – anche a costo di non vederli per mesi – per salvaguardare la loro salute. Stiamo parlando dei nostri anziani che più di ogni altro hanno sofferto questa stagione di pandemia. Per questo vogliamo commentare con voi la notizia di tre “nonni” che sono riusciti a dare, proprio in questi giorni, l’esame di terza media.
Non ci erano riusciti per varie difficoltà: la Seconda guerra mondiale, difficoltà familiari o semplice sfiducia in se stessi. Ed invece – realizzando ancora una volta la bella profezia del maestro Manzi per la quale “non è mai troppo tardi” – i tre anziani hanno sostenuto l’esame di licenza media in una scuola di Gioia del Colle in Puglia. Nicola Bellacicco, 86 anni, Domenica Nettis, 78 anni, ed Imma Scarciolla, 69 anni, questi i loro nomi, hanno sostenuto la loro prova d’esame davanti ad emozionatissimi figli e nipoti. I festeggiamenti, apprendiamo, sono stati sospesi “per scaramanzia” perché si aspetta la pubblicazione dei “quadri”. Comunque il sogno si è realizzato ed i tre hanno affrontato con determinazione “giovanile” la prova d’esame.
Uno di loro ha anche presentato una tesina sul coronavirus con riferimenti alla peste manzoniana ed alla influenza spagnola. Nella vita ha sempre fatto il muratore e l’agricoltore dopo che la guerra ha interrotto la sua frequenza scolastica. Perché abbiamo voluto raccontare questa storia? Innanzitutto per ricordare che – come dice sempre papa Francesco – gli anziani sono una opportunità ed una ricchezza per la nostra società. E che la loro esperienza è preziosa per le giovani generazioni. E poi perché la storia di Nicola, Domenica ed Imma ci insegna che ad ognuno di noi è dato il potere di sognare con la speranza di poter realizzare questi sogni. Ricordiamocelo spesso in questo periodo sospeso, nel quale ancora siamo chiamati a vivere con mille attenzioni di fronte al rischio Covid, affinché non manchi a nessuno la speranza e ad ognuno venga data la possibilità di progettare quello che farà dopo. Impariamo tutto questo dai nostri anziani. Domenica, una dei tre diplomandi, ha dichiarato: “Ho scoperto la gioia di imparare, dico che non è detto che finirà qui, magari continuerò a studiare”. Un segnale di speranza per tutti anche in vista della ripartenza delle scuole a settembre, non bisogna mai rassegnarsi perché la vita continua a sorprenderci sempre.