Definiremmo giornata storica e molto bella quella che è avvenuta il 4 giugno 2023. Si è costituita la Rete “Insieme per la vita”. Un’associazione di persone, aconfessionale ed apartitica, aperta alle donne che hanno vissuto sulla loro pelle le pesanti conseguenze di un aborto, a tutti coloro che vogliono sostenerle e anche ad altre persone (padri, nonni, zii, fratelli, sorelle, operatori sanitari e volontari) che ne soffrono le conseguenze. In Italia 6.044.903 aborti legali dal 1978 ad oggi. Considerando una media del 30% di aborti ripetuti ci sono circa 4.300.000 donne che hanno vissuto almeno un aborto volontario. Più di una donna su 10: una donna in ogni famiglia allargata, in ogni luogo di lavoro, in ogni gruppo di amici…
Tante di loro vivono oggi o hanno vissuto un grande dolore, una sofferenza incolmabile, un lutto che le ha accompagnate senza tregua, lacerante… eppure si parla così poco di tutto questo! Allora abbiamo provato come associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, in base al nostro carisma, a chiederci come potevamo dare più voce a queste donne. Diverse in questi anni hanno chiamato il nostro numero verde per condividerci il loro vissuto, per piangere sulla nostra spalla, come potevamo rimanere indifferenti?
L’amore per la vita e per queste mamme ci ha reso consapevoli che non si poteva continuare a rimanere in silenzio. Da qui l’idea di dare vita ad un’associazione, per mettere in rete le diverse donne che già raccontano le loro storie e le altre che in futuro si decideranno a farlo. Perché insieme ci si sostiene a vicenda, ci si può fare forza l’un l’altro, si può far sentire la propria voce più forte.
La testimonianza aiuta anche a dare un senso a quello che hanno vissuto ed essere d’aiuto a chi si trova a dover scegliere se portare avanti una gravidanza. Già in passato abbiamo notato che tante donne non sono informate su quello che significa realmente abortire e sulle ferite che lascia: l’aborto è un inganno legalizzato, dove ti fanno credere che ci si può tranquillamente liberare del problema, ma viene nascosto l’abisso che poi c’è. Le donne della rete raccontano che oggi se potessero tornare indietro nonostante tutte le difficoltà sceglierebbero la strada della vita. Quindi il colloquio con loro è veramente prezioso, come abbiamo già sperimentato!
Così abbiamo iniziato questo cammino insieme. Attualmente siamo circa una ventina di persone, ed abbiamo condiviso insieme un Manifesto fondativo dove chiediamo a tutti di cambiare il proprio sguardo sull’aborto, non un diritto da garantire ma una tragedia da evitare. Teniamo presente che anche scientificamente è attestato che l’aborto faccia male. Tra i numerosi studi scientifici il più noto è lo studio di Priscilla Coleman: http://www.postaborto.it/2011/09/il-poderoso-studio-coleman-conferma-i.html che riprendendo studi precedenti su più di 877.000 donne nel mondo ha mostrato i danni sulla salute mentale delle donne.
In Italia ad oggi questa è la prima rete di donne che hanno abortito e che sono disposte a testimoniare pubblicamente la loro storia. In Europa esiste solo una rete di donne simile in Spagna: Associacion Voz PostAborto. Sentiamo che abbiamo messo la prima pietra per un cambiamento per questa generazione e ne siamo felici. La strada è lunga, ma siamo ben motivati e abbiamo in cantiere vari progetti.
La prima cosa che desideriamo è che questa rete si allarghi! Perciò chiediamo a tutte le persone ferite da un aborto che ci leggono di contattarci! E se conoscete qualcuna che ha abortito, fatele sapere che esiste questa rete! Tante scopriranno che non sono sole a vivere quello che stanno vivendo, potranno trovare empatia e condivisione, e dare un senso a quello che hanno vissuto.
Anche se stai vivendo una gravidanza difficile e stai pensando di rinunciare a tuo figlio, contattaci subito e ne parliamo. L’aborto è una strada senza ritorno, esiste un’alternativa. Invitiamo quindi tutte/i a scriverci! insiemexvita@gmail.com
A cura di Daria Vernile (animatrice generale ambito Maternità e vita) e Andrea Mazzi (animatore generale servizio Famiglia e Vita) della Comunità Papa Giovanni XXIII