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Incontro Meloni-Kishida: i dossier sul tavolo

In mattinata in udienza dal Papa, tra sorrisi e strette di mano, per quello che ĆØ stato di fatto il primo incontro ufficiale tra Papa Francesco e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ad accompagnare la premier il compagno, Andrea Giambruno, e la figlia Ginevra. La Meloni ĆØ sembrata sinceramente impressionata dagli ambienti: ā€œQui davvero c’ĆØ unā€™infinitĆ  da raccontareā€, ha esclamato. Dopo lo spirito, il corpo. Meglio, gli affari. Nel pomeriggio lā€™inquilina di Palazzo Chigi ha ricevuto il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida. A conclusione di una intesa giornata, contrappuntata dai vertici sul caro benzina, la riunione del Consiglio dei ministri. Insomma, il governo ĆØ tornato nel vortice dei lavori, con unā€™agenda sempre piĆ¹ fitta. Ma lā€™elemento caratterizzante della giornata ĆØ stato il summit italo-giapponese, teso a rafforzare le storiche relazioni diplomatiche tra i due Paesi, messe in pausa dal mancato bilaterale in programma a margine del summit del G20 di Bali, lo scorso novembre, saltato all’ultimo momento.

Il faccia a faccia di Palazzo Chigi arriva settimane dopo l’annuncio di un progetto trilaterale (che coinvolge Giappone, Italia e Regno Unito), per lo sviluppo di jet da combattimento Tempest di nuova generazione, la prima grande collaborazione industriale del Giappone nel settore della difesa che non vede il coinvolgimento degli Stati Uniti sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Roma e Tokyo, entrambi membri del G7 e G20, hanno analizzato i diversi dossier presenti sul tavolo, a partire dallā€™interconnessione tra Euro atlantico e Indo Pacifico, dallā€™aggressione russa dellā€™Ucraina e dalla minaccia cinese nell’Indo Pacifico. Meloni e Kishida hanno affrontato anche un altro dossier, quello della cooperazione industriale ed economica, su cui il leader giapponese aveva iniziato giĆ  a lavorare con l’allora presidente del Consiglio Mario Draghi. ā€œAbbiamo avuto un lungo colloquio partendo dagli eccellenti rapporti bilaterali che intercorrono tra Italia e Giappone che hanno un interscambio 12 miliardi di euro l’anno, che sottende un partenariato sempre piĆ¹ forte in ambito politico, industriale, tecnologico, culturaleā€, spiega la Meloni al termine dell’incontro con il premier nipponico, rimarcando le posizioni allineate tra Italia e Giappone. Una partnership destinata a rafforzarsi soprattutto nel settore della difesa: ā€œRicordo lā€™avvio il 9 dicembre insieme con il Regno Unitoā€, sottolinea la premier, ā€œdi un programma teso a sviluppare un veicolo di sesta generazione sui settori civili e di ambito di ricerca scientifica e concordato di elevare le nostre relazioni al rango di partenariato strategico, un passo significativo e un rafforzamento dei nostri contatti con l’apertura di nuove opportunitĆ ā€.

Al via quindi al partenariato strategico tra Italia e Giappone – che quest’anno detiene la presidenza del G7 con il vertice in programma dal 19 al 21 maggio a Hiroshima – per cui si conferma il rafforzamento dei legami in una serie di settori, tra cui l’economia, il commercio e la sicurezza. Tra le aree di maggiore cooperazione Kishida ha citato la diplomazia, gli investimenti, le ferrovie e il cinema (in questā€™ultimo ambito, siglato un accordo di coproduzione cinematografica). Proprio sul forum intergovernativo composto dai sette maggiori Stati economicamente avanzati del pianeta, ā€œla visita ha fatto emergere una forte convergenza di vedute sui punti principali della presidenza del G7 che poi passerĆ  all’Italiaā€, ha affermato la premier Meloni, riaffermando quindi il sostegno allā€™Ucraina e allā€™ordine internazionale basato sulle regole e lā€™attenzione dell’Italia al continente africano. PerchĆ© ĆØ lƬ che si gioca la partita del futuro. Ma per poter avere delle chance vere servono alleati forti e visioni strategiche chiare. Il Giappone, da questo punto di vista, rappresenta il miglior compagno di viaggio possibile. Non a caso lā€™altro tema caldo dellā€™incontro ĆØ stato lā€™assertivitĆ  cinese e le minacce nordcoreane nella regione dell’Indo Pacifico, che secondo la premier Meloni ĆØ una regione fondamentale per il ā€œnostro futuro, un’area sempre piĆ¹ strategica ma anche una macro-regione con grandi nodi da risolvereā€.

Dopo la visita romana, il leader Kishida partirĆ  alla volta del Regno Unito dove firmerĆ  con l’omologo britannico Rishi Sunak un accordo di difesa (Reciprocal Access Agreement, o RAA), che consentirĆ  ai due Paesi di rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti nellā€™Indo Pacifico e di rafforzare la deterrenza contro la crescente minaccia proveniente dalla Cina. Il patto faciliterĆ  le esercitazioni congiunte e la cooperazione logistica tra le nazioni e stabilirĆ , inoltre, un quadro giuridico per semplificare la burocrazia necessaria a consentire lā€™ingresso delle truppe nei rispettivi Paesi. Lā€™accordo quindi andrĆ  a semplificare le procedure burocratiche che regolano lā€™ingresso delle truppe britanniche in territorio iapponese, e viceversa, in modo da agevolare le esercitazioni congiunte e la cooperazione logistica. Si tratta dellā€™ennesimo segnale di come il Giappone voglia rafforzare i legami con gli alleati occidentali per prepararsi a un potenziale conflitto con la Cina in merito a Taiwan. Il tour di Kishida arriva in un momento di grande tensione con la Repubblica popolare cinese e servirĆ  a serrare le fila con gli alleati strategici per ottenere supporto in chiave anti-cinese, nellā€™ottica della sicurezza giapponese.

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