I cristiani, in ogni aspetto della vita quotidiana, sono chiamati a promuovere la pace, la giustizia e la riconciliazione tra le persone. Nella tradizione cristiana, il messaggio di amore verso il prossimo e la non violenza rappresentano i pilastri fondamentali per costruire un mondo pacifico. Su questo versante, il disarmo nucleare, è visto come una questione cruciale per la sicurezza globale e la dignità̀ umana. I cristiani, in tale tempo storico connotato dall’emergere di numerosi conflitti, possono contribuire alla promozione della pace e del disarmo nucleare attraverso l’impegno nella diplomazia, l’educazione alla pace e la sensibilizzazione su questi temi. Inoltre, il rispetto per la vita e la giustizia sociale, devono spingere i credenti ad ogni latitudine a adoperarsi sempre di più per convertire le armi nucleari in energia di pace.
A tal proposito, l’Europa, con la sua storia di conflitti e ricostruzione avvenuta dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie a De Gasperi, Schuman e Adenauer, deve continuare ad avere un ruolo cruciale nel promuovere la pace globale. I cristiani europei, radicati nei valori di fraternità, giustizia e solidarietà̀, possono essere portatori di un messaggio di riconciliazione e dialogo. L’Unione Europea, come entità̀ politica e culturale, è stata un esempio di come la cooperazione tra nazioni, basata su principi cristiani di pace e rispetto reciproco, possa contribuire alla stabilità. I cristiani europei possono impegnarsi attivamente nella promozione della pace, attraverso iniziative ecumeniche, interreligiose e politiche, per favorire il dialogo tra culture diverse e risolvere conflitti attraverso la diplomazia. L’Europa, grazie alla sua identità̀ culturale cristiana, ha la responsabilità̀ di essere un faro di pace in un mondo segnato da conflitti.
Civiltà dell’Amore, fin dalla sua fondazione, è impegnata a tutto campo per la promozione del disarmo nucleare, del dialogo interreligioso e di quella che definirei fraternità attiva tra i popoli. A tal proposito, nei giorni scorsi, presso la Sala della Spogliazione di San Francesco sita nel Palazzo Vescovile di Assisi, abbiamo tenuto il convegno “Religione e disarmo nucleare”. Tale evento ha visto la partecipazione di ospiti d’eccezione i quali, insieme ai relatori, si sono confontati sulle possibili soluzioni al fine di far cessare i conflitti in atto e scongiurare la recrudescenza della problematica inerente la bomba atomica. Ognuno di noi, ispirandosi all’esempio di San Francesco d’Assisi, è chiamato a fare il proprio dovere per far trionfare la pace a ogni latitudine e donare alle generazioni future un mondo migliore in cui, ogni guerra, possa essere solo un lontano e brutto ricordo, senza se e senza ma.