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L’eclissi di Dio e il 10° anniversario della Gmg spagnola di Benedetto

Logo Interris - GMG VIA CRUCIS, IL SANTO PADRE: "DIO È IN CHI SOFFRE"

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Alla veglia di preghiera conclusiva della Gmg 2011 di Madrid un nubifragio stava per far crollare la copertura del palco. Benedetto XVI rimase con i giovani. Nonostante l’invito degli organizzatori a interrompere l’evento. Con la veste completamente zuppa d’acqua. E’ trascorso un decennio dalla 26° edizione dell’incontro in Spagna della gioventù cattolica. Tanti i momenti indimenticabili nella capitale iberica. I giovani che attraversano la Puerta de Alcalá nella Plaza de Independencia. La festa dell’accoglienza nella Plaza de Cibeles. L’incontro del Pontefice con il mondo universitario a San Lorenzo dell’ Escorial. Con l’appello a cercare sempre la Verità contro l’utilitarismo delle discipline. Poi le stazioni della Via Crucis scandite dalle statue lignee della tradizione spagnola. L’abbraccio dei seminaristi nella cattedrale di Santa María la Real de la Almudena. E l’annuncio di Giovanni d’Avila dottore della Chiesa. La veglia di preghiera alla base aerea Cuatro Veintos. Il Papa rimasto sotto l’acquazzone. “Grazie per questa gioia e resistenza. Questa vostra forza, più forte della pioggia. Il Signore con la pioggia manda molte benedizioni!”, disse ai giovani al termine del meetingI giovani del mondo si erano ritrovati con Benedetto XVI già a Colonia nel 2005. E a Sydney nel 2008. A Madrid nel 2011 Joseph Ratzinger li esortò a non vergognarsi di essere cattolici. E ricordò che solo da Dio viene la vera rivoluzione. Cioè la rivoluzione dell’amore. Cosa rappresentarono per Benedetto XVI le Gmg (l’invenzione più celebre di Karol Wojtyla) fu lui stesso a confidarlo. Mentre era in volo verso l’appuntamento di Madrid. “Queste Gmg sono un segnale. Una cascata di luce. Danno visibilità alla fede. Alla presenza di Dio nel mondo. E creano così il coraggio di essere credenti”, disse Joseph Ratzinger. Dieci anni fa i giovani pellegrini a Madrid furono conquistati dal modo di Joseph Ratzinger di stare con i giovani. Con una proposta autorevole e con l’accompagnamento paterno. Alla veglia a Madrid venne una forte bufera di vento e pioggia. I cerimonieri pontifici tentavano di allontanare il Papa e lui volle rimanere con i giovani in difficoltà.

GMG DI ROMA 2000. DE RENZIS /ANSA/JI

Fondamentale, per Joseph Ratzinger, è sempre stata l’evangelizzazione. Col fine di combattere l’eclissi di Dio nei Paesi di antica tradizione cristiana. Ne è stata conferma l’incontro di Benedetto XVI con gli artisti nella Cappella Sistina. Lì lanciò l’idea di un “Cortile dei Gentili”. Iniziativa che verrà poi realizzata dal dicastero della cultura. E proprio lì Joseph Ratzinger pronuncio parole di profetica chiarezza. “Al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea. Ai quali Dio è sconosciuto. E che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio. Ma avvicinarlo almeno come sconosciuto“.

Giacomo Galeazzi: