Editoriale

Il Giubileo come momento di verifica per la Chiesa e la società

Per comprendere l’imminente Giubileo ordinario occorre metterlo in continuità con quello straordinario della misericordia. La misericordia è il sentimento di compassione per l’infelicità altrui, che spinge ad agire per alleviarla. Misericordioso è lo sguardo del papa figlio di migranti sull’umanità ferita del terzo millennio. “Senza la misericordia la nostra teologia, il nostro diritto, la nostra pastorale corrono il rischio di franare nella meschinità burocratica o nell’ideologia”, spiega papa Francesco. Opera di misericordia nella morale cristiana è un’opera in cui si esercita la virtù della misericordia, e, con significato più generico, è un atto di bontà, di carità verso chi soffre. “Dio perdona tante cose, per un’opera di misericordia”, scrive Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Con il Giubileo, Francesco vuole accompagnare e accogliere l’uomo concreto con le sue ferite e contraddizioni e non farne un’astrazione. Nella misericordia si ritrova il senso ultimo della predicazione di Francesco, per il quale riflettere teologicamente sulla misericordia induce a porsi le questioni fondamentali della dottrina su Dio. Insomma, la Misericordia Divina costituisce il nucleo e la somma della rivelazione biblica su Dio.

Foto di Jae Park su Unsplash

Il Pontefice chiarisce che la Chiesa è misericordia. Prima dei princìpi, insomma, viene il kerygma, l’annuncio che il Vangelo è amore, accoglienza verso tutti. L’immagine di Chiesa che Francesco preferisce è quella espressa dal Vaticano II nella Lumen Gentium, “del santo popolo fedele di Dio. “Sentire cum Ecclesia è essere in questo popolo- spiega Jorge Mario Bergoglio- L’insieme dei fedeli è infallibile nel credere. E manifesta questa sua ‘infallibilitas in credendo’ mediante il senso soprannaturale della fede di tutto il popolo che cammina”. Non bisogna, dunque, neanche pensare che la comprensione del “sentire con la Chiesa” sia legata solamente al sentire con la sua parte gerarchica. Precisa il Papa: “Riguarda tutta la Chiesa, popolo e pastori. Una Chiesa che Francesco non riduce a “una piccola cappella che può contenere solo un gruppetto di persone selezionate. Non dobbiamo ridurre il seno della Chiesa universale a un nido protettore della nostra mediocrità». Francesco sogna una Chiesa Madre e Pastora. Il Sinodo prima e il Giubileo adesso segue Jorge Mario Bergoglio sulle orme di sant’Ignazio. Non è il mettersi d’accordo fingendo di ignorare le differenze. È il riconoscimento, da sempre praticato dai Gesuiti, della complessità civile ed etica del contesto mondano, con la necessità di accompagnarlo nelle sue valutazioni. Ciò non significa cedere ai princìpi e ai comportamenti mondani. Bensì riconoscere la realtà e muoversi al suo interno per cambiarla.

Foto © Samantha Zucchi/Insidefoto/Image

Analizzando le variazioni nell’arco di 25 anni (1998-2022) in vista del prossimo Giubileo, e per aiutare a cogliere in un orizzonte temporale più largo l’andamento delle variazioni nei dati numerici relativi alla presenza e alla missione della Chiesa cattolica nel mondo, l’Agenzia Fides, oltre al consueto dossier, pubblica quest’anno anche un’appendice in cui sono sintetizzati dati quantitativi raccolti in un arco di tempo di venticinque anni, quelli che vanno dal 1998 e il 2022. Si tratta di dati riguardanti la popolazione cattolica, il numero dei sacerdoti, quello dei religiosi, delle religiose e il numero di battesimi amministrati a livello planetario. Anche questa appendice raccoglie ed elabora dati e tavole tratti dai vari ‘Annuario Statistico della Chiesa’ pubblicati dal 1998 al 2022. A differenza del classico dossier, i dati presi in considerazione nell’appendice non scendono nel dettaglio di ogni singolo continente. Ma si limitano a delineare attraverso i numeri il quadro generale a livello planetario. Quello che subito si evince dai dati raccolti nell’arco di tempo 1998-2022 è che il numero di cattolici presenti sul Pianeta, nei venticinque anni presi in considerazione, è sempre stato in costante aumento. Significativo il dato numerico dei cattolici riletto in percentuale. Nel 1998, il 17,4% della popolazione mondiale era cattolica. Nell’ultima variazione disponibile lo è il 17,7%. Percentuale, quest’ultima, rimasta invariata dal 2015 dopo un mini-picco raggiunto nel 2014 (17,8%).

Foto di Dmitrii Eliuseev su Unsplash

L’altro dato significativo riguarda il numero di sacerdoti. In totale, a livello mondiale, nei venticinque anni presi in considerazione si è passati da 404.628 sacerdoti a 407.730. Mentre il numero dei religiosi non sacerdoti e quello delle religiose ha registrato un calo. Dati alla mano, i religiosi non sacerdoti nei venticinque anni presi in considerazione non hanno mai superato la soglia dei 60mila. La stessa curva in discesa si ripete anche per le religiose, passate in venticinque anni da 814.779 a 559.228. Se aumenta la popolazione cattolica, a livello mondiale è diminuita l’amministrazione del sacramento del battesimo. Si è passati dai 17.932.891 battesimi amministrati nel 1998 ai 13.327.037 battesimi amministrati nel 2022. Giubileo come momento di verifica nella sfera religiosa e in quella civile. Si terrà a Roma, dal 19 al 21 giugno 2025, la seconda edizione della Conferenza Interparlamentare sul Dialogo tra le Religioni. Alla vigilia della Giornata Giubilare dedicata ai Governanti e ai Politici Cattolici, indetta da Papa Francesco per domenica 22 giugno, sarà il Parlamento italiano  a ospitare i rappresentanti delle Assemblee legislative di 181 Paesi del mondo aderenti all’Unione Interparlamentare. A Ginevra, alla presenza del presidente dell’Interparlamentare italiana, Pier Ferdinando Casini, il segretario generale, Martin Chungong, ha provveduto a controfirmare, in rappresentanza dell’Unione Interparlamentare mondiale, l’accordo. Con il presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, e con il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. L’intesa per la realizzazione dell’evento, che -non ha precedenti nella storia del Parlamento italiano, è stata raggiunta in collaborazione con l’arcivescovo Rino Fisichella, responsabile vaticano per il Giubileo 2025. All’evento, che si concluderà con l’udienza papale sabato 21 giugno, saranno presenti, oltre a circa 500 parlamentari di tutto il mondo, i leader spirituali delle principali confessioni religiose.

 

 

Giacomo Galeazzi

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