L’Europa sia promotrice di una cultura di pace

Papa
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L’Europa e le istituzioni comunitarie, in questo periodo storico, devono essere sempre più promotrici di una cultura della pace attraverso una maggiore consapevolezza del suo ruolo e di quello della società civile verso questo obiettivo. Negli ultimi due anni, l’umanità intera, sta vivendo un’escalation di violenza la quale, purtroppo, sta dando i suoi frutti più nefasti attraverso una recrudescenza di molti conflitti. L’intera Europa, ha sempre più bisogno di pace e occorre che, la stessa, venga promossa come è già stato fatto dopo la Seconda guerra mondiale, grazie a De Gasperi, Schumann e Adenauer i quali, con il loro esempio, ci spronano quotidianamente. Essi, partendo dalla Ceca, ovvero la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, hanno avuto il coraggio di agire in prima persona per donarci un futuro di pace.

I padri fondatori dell’Europa, anche oggi, per prima cosa, si impegnerebbero per fare la pace, innanzitutto quella nucleare, che rappresenta la prima urgenza fondamentale per dare un avvenire di pace al mondo intero. Questo è il primo grande messaggio che, con il loro esempio storico, essi rivolgono ai cristiani attivi in politica oggi a cui, nessuno, può venire meno.

In qualità di Civiltà dell’Amore, auspichiamo che, proprio dall’Europa, possa ripartire un esempio di pace rispetto a quello della guerra che, negli ultimi anni, sta cercando di prevalere. Bisogna ricominciare dalla fraternità, dal disarmo e dall’aiuto ai Paesi più poveri. Ciò rappresenta il fondamento di una democrazia vera, come quella che Alcide De Gasperi ha contribuito a fondare, passando dalla civiltà dell’odio a quella dell’amore a cui dobbiamo dare nuova linfa.