Ci sono tanti ciarlatani che nel mondo si presentano come esorcisti di professione, proprio come se fare l’esorcista fosse un mestiere. Parliamo di truffatori che si pubblicizzano senza ritegno, anche in molti media locali, adescando gente debole o disperata che spesso cerca una soluzione immediata alle proprie tragedie. Troppi ignorano che l’esorcismo è invece una preghiera solenne, di certo non semplice, che viene rivolta al Signore come invocazione straordinaria da un sacerdote, con esplicito mandato del proprio Vescovo, al fine di sconfiggere le forze diaboliche nelle anime disturbate perché invase dalle potenze del male. È chiaro che l’esorcista prosegue l’opera liberatrice di Gesù, di Colui che liberava e guariva gli indemonianti.
Se nessuno è obbligato a credere a questa presenza non è parimenti accettabile che la difficile missione del sacerdote esorcista venga derisa o screditata nel suo particolare ministero. Ai più sfugge che tale ministero non è ricercato dagli stessi preti, né si viene mai incoraggiati a intraprendere questa particolare azione pastorale. Di per sè è come dichiarare frontalmente guerra al nemico, mostrargli apertamente le armi che lo sconfiggeranno lasciando quindi che lui, il demonio, possa ben individuarlo. I sacerdoti esorcisti, se vivono santamente e in Grazia di Dio, fanno il cammino dei martiri. Sono persone attaccate violentemente, in forme dirette e indirette, nel fisico o in tutti gli altri modi possibili al fine di disturbarle, indebolirle, distruggerle. Basterebbe leggere la storia di alcuni santi come quella, forse la più nota, di Padre Pio che veniva realmente visitato dal maligno durante la notte ricevendone percosse dolorosissime.
Ebbene le anime che Satana vorrebbe risucchiare negli inferi sono tante, mentre i sacerdoti preposti a fermare, per conto di Dio, le sue attività straordinarie sono purtroppo ben pochi. Non si scherza, non si può sbagliare dinanzi ad un’anima lacerata dal maligno. Le possessioni o le ossessioni, come pure le vessazioni diaboliche, sono vere e proprie torture per le vittime di quest’azione tanto misteriosa quanto immediata e visibile. Gli esorcisti vengono uccisi quando la Chiesa si mostra indifferente, quando i Vescovi non li accompagnano nel loro difficile ministero; gli esorcisti vengono uccisi da Satana quando vengono derisi e denigrati dagli stessi cristiani. C’è tutta una dimensione terribile e spietata che si accanisce contro l’esorcista.
La maggior parte della gente non ne ha bisogno ma ugualmente cerca l’esorcista, ne è attirata, perché è di ciascun uomo compiere, prima o poi, nella propria vita l’esperienza tangibile del male con il desiderio di voler capire. Ultimamente aumentano i cosiddetti “atei” che chiedono preghiere e benedizioni e alla domanda “ma scusi, lei non mi ha detto di essere ateo?” rispondono: “si padre, lo ero fino a quando i medici hanno negato disturbi riconducibili a malattie e così il maligno mi ha fatto sentire la sua presenza…quindi se esiste il male devo concludere che anche il Dio del bene deve pur esserci da qualche parte”.
Mysterium iniquitatis, dunque: un mistero, quello del Male e del suo Principe, tanto terribile quanto concreto e attivo nella vita delle creature umane. Un doloroso combattimento che i cristiani, e non solo, possono vincere con la Potenza della Croce di Cristo. Altrimenti perché nostro Signore avrebbe scelto di morire?