Il comparto ittico italiano è importantissimo perché dà un alimento fondamentale per l’umanità che però, a volte, ha un costo troppo elevato per le persone fragili e anziane. Il gap esistente, tra l’alimentazione a base di pesce e il suo prezzo piuttosto alto, deve essere colmato. Nell’ottica di continuare ad avere una pesca redditizia, occorre intervenire sulle questioni fondamentali che riguardano l’ecologia del mare, ovvero contrastare ogni cosa che può far male all’ecosistema, partendo dagli strumenti atti a bonificare i rifiuti ed evitando l’inquinamento dei mari. Le acque marine devono essere salvaguardate sotto tutti i punti di vista, anche attraverso il fermo pesca: ovviamente, per i pescatori, significa non avere delle entrate in un certo periodo, ma vuol dire anche ripopolare i mari. In caso contrario, si corre il rischio di un annientamento della fauna ittica che è fondamentale.
Bisogna intervenire affinché, il mare, sia rispettato nella maniera più forte e determinata possibile. Servono più aiuti ai pescatori, un po’ come si fa nel comparto agricolo, perché servono molte risorse per far navigare le imbarcazioni. La tutela dell’ambiente ed il sostegno ai pescatori sono imprescindibili. Inoltre, un’altra questione a cui sono molto legato, è la creazione di un mercato per il cosiddetto “pesce povero”. Non mi riferisco solo al pesce azzurro, ma alle tante specie che ci sono nei mari, le quali, quando sono pescate, vengono rigettate in acqua per la mancanza di un mercato. Sono pesci di piccola taglia ma rivestono una grande importanza, sia per l’alimentazione che per la riproduzione. Serve quindi un nuovo mercato sul versante del pesce povero, coinvolgendo negozi e ristoranti. Ciò permetterebbe ai pescatori di avere un ulteriore entrata economica per alleggerire i loro carichi. Si potrebbe fare molto ma invece, anche per cecità, si continua a fare molto poco.