Gesù ha appena terminato il discorso sul “pane della vita”: ha annunciato il Suo dono d’Amore più grande, l’Eucarestia, ma questo discorso ha scandalizzato tanti di coloro che lo seguivano: “Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui”. È più facile capire la legge, il dovere, che l’Amore! Accettare la legge è dell’uomo della carne che vive della sua falsa giustizia; per capire l’Amore è necessario avere trovato Dio.
L’amore vero deve essere messo alla prova, attraverso le difficoltà, le incomprensioni, le ingiustizie. Le tentazioni più difficili da accettare sono quelle che arrivano da chi meno ce lo aspettiamo: «Anche l’amico in cui confidavo, anche lui, che mangiava il mio pane, alza contro di me il suo calcagno» (Salmo 40). Ma “Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti”, canteremo oggi con il Salmo responsoriale.
Come Gesù, che dovrà passare attraverso il tradimento dei suoi apostoli, anche chi desidera seguirlo avrà questo tempo di prova e davanti alle cose che non capiamo, alla delusione per il tradimento, ai fatti che abbiamo difficoltà ad accettare, la tentazione è sempre quella di dubitare di Dio, del Suo Amore. Vorremmo capire tutto, e subito; che Dio ci spiegasse il “perché”. In questi momenti, Gesù ci chiederà: «Volete andarvene anche voi?»
Non possiamo capire tante cose dei disegni del Signore perché l’Amore vero non si spiega: non è logico, non è razionale. Scriveva San Bernando abate, che abbiamo festeggiato questa settimana: “L’amore non cerca ragioni, non cerca vantaggi all’infuori di sé. Il suo vantaggio sta nell’esistere. Amo perché amo, amo per amare” (San Bernardo, Discorsi sul cantico dei Cantici 83).
Siamo chiamati a non perdere la fiducia, perché il Suo Amore non delude mai e solo rimanendo con Cristo presto tutto si cambierà nella gioia della Pasqua: solo Lui ha sconfitto la morte e già oggi ci dona la possibilità di sperimentare dentro di noi il sigillo della vita Eterna.