Inizia con la domenica delle Palme la settimana Santa: il triduo Pasquale ci porterà alla più grande festa cristiana, la Pasqua, la Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Questo anno liturgico leggeremo il testo della Passione del Vangelo di San Marco.
L’ultima cena con i suoi, l’arresto, la via Crucis…sono il racconto dell’Amore di Dio per noi, che ha manifestato con il sacrificio di Suo figlio Gesù Cristo: questo Amore è quello da cui noi, oggi, possiamo ricevere la vita.
Perché la vita nasce sempre da un dono, e non c’è Amore se non c’è libertà: Cristo, liberamente, ha voluto soffrire per te e per me.
Questo l’ha fatto perché noi tutti potessimo partecipare della felicità divina, oggi e un giorno nel Cielo, con Lui: ha accettato di essere insultato, flagellato, schernito, ha voluto vivere nella sua carne il terrore, la paura, la solitudine del Getsemani. Ha accettato e preso su di Lui le conseguenze del peccato. Lui che non aveva peccato.
E questo lo ha fatto da uomo, soffrendo. Ma come Dio ha accettato tutto questo perché noi partecipassimo di questo amore. Perché potessimo ricevere da Lui anche noi questa capacità di Amare in questo modo meraviglioso. Un Amore che testimonia oggi – in famiglia, nel tuo lavoro, con gli altri – che esiste la vita Eterna.
Possiamo ricevere la Grazia di desiderare questo Amore: ci aiuterà ascoltare la Passione di Gesù Cristo, con fede.
Perché non c’è più grande felicità nel mondo che l’amore a Lui: nasce in noi il Suo Spirito, che ci permette di fare della nostra vita un dono: allora il lavoro, la famiglia, i figli, il rapporto con gli altri…non sono più strumenti per realizzarci, un modo per gratificarsi con il mondo, ma un’opportunità di Amare come Lui ci ha amato. Donandosi.