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Dies Natalis

Il Natale di Gesù è arrivato anche in questo difficile anno 2014 e il presepe è già pronto per accogliere quel bambinello che in apparenza sembra intenerire molti; di fatto il Santo Natale rischia di diventare sempre meno “santo” accrescendo nei più uno stato di cronica indifferenza. Il suo grande valore, unico e prezioso per l’umanità viene svilito da un consumismo patologico.

L’uomo è sempre più vuoto e in crisi, solo e isolato nonostante le apparenze. Gesù è ancora un forte richiamo per gli umili e i poveri, per la gente semplice e pura di cuore come lo fu con quei pastorelli che gridarono la vera gioia della vita: l’incontro con Dio, l’Emmanuele. Quanti mercenari hanno sporcato questa festa cristiana accostandoci idoli inutili e anche diabolici… Quanti sono ancora gli erodiani che cercano in tutti i modi di farlo fuori ritenendolo un pericolo!!! Sì, perché questa nascita continua ad essere scomoda per i prepotenti della terra e per coloro che amano l’odio e odiano l’amore.

Questo Dies Natalis è insopportabile per chi alimenta le ingiustizie e fomenta il crimine. Eppure il Salvatore non si lascia intimorire dai seduttori del male, Egli continua ad emergere dalle tenebre, a risplendere senza pretendere di essere accolto né compreso. Gesù si ostina a confondersi mansueto tra le illusioni e gli illusori, senza mormorare si abbandona ai suoi nuovi genitori. Gesù nasce facendosi accogliere, insegnandoci in cosa consiste la vera libertà: essere umili. Lui, il Verbo incarnato, il Dio fatto uomo si rende disponibile al mondo perché soltanto attraverso il piccolo Gesù l’uomo può riconoscere se stesso ed il proprio posto nella storia, nella società.

Betlemme è ancora uno spazio di speranza dove colui che salva possa essere cercato, desiderato e riconosciuto come l’unico Salvatore in cui si può trovare redenzione. La cristianità prepara la celebrazione della Notte Santa dove anche il più distratto si accorge che proprio in questa notte avviene qualcosa di diverso e ci si sente come avvolti da una sacralità incontenibile. Molti ne trovano pace e coloro che non sanno accogliere restano turbati e inquieti. I credenti di facciata faranno qualche buona azione per acquietarsi la coscienza e non pochi atei ci stupiranno per i loro gesti di amore cristiano.

Il popolo dei sofferenti troverà conforto aspettandosi un sorriso ed una visita amorevole e la grande moltitudine degli ultimi innalzerà la preghiera più gradita, quella da cui Dio viene attirato, mosso e commosso. Qualcuno si ricorderà di guardare quella stella cometa simbolo di vita perché sarà proprio lei a guidarci alla verità tutta intera.

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