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La Democrazia italiana e le ingerenze estere

Dall’America arriva la notizia che Putin finanzia in Europa e nel mondo qualche centinaio di partiti politici, ed ecco che il sistema mediatico italiano inizia la sua opera martellante informativa come si suole fare di fronte a fatti clamorosi. Ma a dir il vero, per noi italiani questi fatti erano già conosciuti, almeno da chi li voleva conoscere ed intendeva divulgarli. Ed infatti sono ancora in piedi procedimenti giudiziari contro presunti percettori di finanziamenti russi.

Ho avuto modo già nel passato di scrivere su Interris.it di una vera e propria ragnatela da anni pazientemente allestita da Putin in Europa ed Italia, per poter condizionare attraverso i suoi assoldati indigeni, la politica delle nazioni. L’interesse primario era ed è stato dare il massimo spazio alle sue fonti di energia fossile considerate lo strumento militare più efficace per condizionare i paesi democratici. Putin ed i suoi sodali, va considerato, hanno accumulato una esperienza collaudatissima sulle infiltrazioni, avendo lavorato e potendo contare sulla eredità del Kgb. Costoro conoscono i punti di forza e di debolezza dei paesi liberi; li usano e li hanno usati a loro piacimento nella loro silente e stringente strategia, avvalendosi di ogni strumento a loro disposizione.

Così hanno finanziato partiti, singoli uomini politici, associazioni e fondazioni operanti a vario titolo, testate giornalistiche che negli ultimi anni non a caso sono cresciute di numero, ed i risultati per loro sono stati copiosi. Certamente non risulterà mai alcuna responsabilità del Cremlino, ma come sostengono le agenzie di sicurezza americane, le operazioni di finanziamento vengono condotte da società con vari scopi riconducibili alla schiera degli oligarchi putiniani.

Non si può altro che sperare che i nomi vengano svelati subito nell’interessi che gli Italiani capiscano le cose come stanno: dell’interesse di nemici stranieri di condizionarci e di nostri connazionali disposti a tutto per farsi largo nella politica italiana servendosi anche della “farina del diavolo”.

Speriamo davvero che anche i nostri servizi di sicurezza, e magistratura, su temi di così grande valenza per la sicurezza dello Stato considerino il da farsi. Ma il punto più importante è quello della consapevolezza degli italiani riguardo allo scontro che sta avvenendo nello scenario geopolitico che vede non a caso uniti tutti gli Stati autoritari contro le democrazie. Spero che ogni italiano riesca ad intendere che con tutte le contraddizioni e difficoltà, le democrazie garantiscono la libertà ed il benessere come la storia insegna, ed invece dai dittatori devi aspettarti sempre ricorso alla guerra, sistemi liberticidi, la miseria più nera, la riduzione a schiavo di ciascuno.

Raffaele Bonanni: